martedì 5 dicembre 2006

Fuochi fatui d’artificio



Non sono un esperto di musica italiana, ma ho ascoltato volentieri l’ultimo disco dei Virginiana Miller. Sarebbe perfetto se non fosse per Dispetto, canzone movimentata (almeno nelle intenzioni), chiosata in concerto da Simone Lenzi con un “Ah, le meraviglie del Viagra”: io i Virginiana Miller li preferisco mosci.

venerdì 1 dicembre 2006

Uninettuno

Quando sarò vecchio e grigio e pieno di sonno, mi piacerà guardare Uninettuno sulla tivù satellitare. Altri bacucchi come me, tumulati in videoloculi blu scuro, mi daranno lezioni di Antenne e Telerilevamento, Geografia del Turismo, Affetti e relazioni interpersonali. Le loro voci mi suoneranno congelate, come gli scafi delle astronavi al ritorno dai loro viaggi siderali.

mercoledì 29 novembre 2006

Disturbi visivi

Coppa Italia, Inter Messina. Al 32° del secondo tempo, Adriano (10) lascia il posto a Slavkovski (61). Per un attimo, mi sembra di leggere distintamente sulla schiena di Slavkovski il numero 01. Forse ho guardato troppe partite dell’Inter. Non fate come me: gufate responsabilmente.

mercoledì 15 novembre 2006

Circo

Anch’io sono stato al circo. Era l’Età dell’Oro della Pirateria. Mi offrii come volontario proiettile umano, ma i Fratelli Fettuccini dissero che serviva un elmetto. Mi misi in testa la pentola trovata sotto il tavolo del Bar Scumm e, dopo essermi rotto il cranio contro il pilone centrale, mi ritrovai con le tasche gonfie di pezzi da otto. Sono molto lontano da Mêlée Island adesso; chissà perché, me ne ricordo spesso.

giovedì 19 ottobre 2006

Critica light

Sul blog del Maltese, ho fatto un esperimento di critica ultraleggera.

domenica 15 ottobre 2006

Trojan?



È già da qualche tempo che sysmon.exe, pbyu2.exe e loader for you (che ha l’icona di un ometto barbuto con i rayban e un cappelluccio blu) bussano al mio firewall per farsi aprire la Rete. Io non gliela apro, naturalmente, anche se sembrano così tristi! Qualcuno sa se sono anche pericolosi?

mercoledì 4 ottobre 2006

Digiuno

La cena di stasera: un bicchiere di gazpacho e un tetrapak di succo di pera.

sabato 30 settembre 2006

Dicotomie esplosive

Immagine di I sassi vanno matti per le sasse

Il libro di Tossani è ricco e originale: è costruito su accostamenti di opposti (la magrezza di Bon, la grassezza di Maria; la normalità di Dom, la stranezza di Angelica; la pesantezza dei sassi e la leggerezza dei palloncini) che fanno esplodere la trama in piste surreali. Lo stile duro e tenero del valdobbiadenese mi piace, anche se dice un po’ troppe parolacce.

* R. Tossani, I sassi vanno matti per le sasse, Zandegù, Torino 2006.

venerdì 1 settembre 2006

Maltese Ai Confini della Realtà



La copertina che vedete qui sopra non è di questo mondo: Maltese Ai Confini della Realtà, il numero 38 della rivista letteraria «Maltese Narrazioni» (contenente una lunga intervista a William Gibson e un racconto del regista Marco Ponti) è stato stampato con la copertina sbagliata. L’inconveniente ha causato una serie di reazioni a catena che potrebbero portare alla fine del Maltese così come lo conosciamo!

domenica 27 agosto 2006

Il nuovo Dylan



Oggi Varkjovich mi ha detto che sabato esce il nuovo disco di Bob Dylan, Modern Times. Il nuovo Dylan? Così presto? Altri dieci blues fluviali per voce spaccata? Okay, sono pronto. Per ora, fantastico sulla tracklist:

  1. Thunder on the Mountain
  2. Spirit on the Water
  3. Rollin’ and Tumblin’
  4. When the Deal Goes Down
  5. Someday Baby
  6. Workingman’s Blues #2
  7. Beyond the Horizon
  8. Nettie Moore
  9. The Levee’s Gonna Break
  10. Ain’t Talkin’
E mi leggo un intervento lucido di Dylan su «Il Giornale».

venerdì 25 agosto 2006

Troppi poeti

So da un post di Rocco Biondi che di recente, sui giornali, intellettuali vari (da Eco a Balestrini) hanno parlato dei rapporti tra Rete e poesia. Se, come dice Balestrini, l’abbondanza di poesie in Rete è un inconveniente, il compito dell’editoria tradizionale dovrebbe essere quello di selezionare e di pubblicare le più belle, perché, secondo me, nella Repubblica delle Lettere la carta governa ancora.

giovedì 24 agosto 2006

Ho sognato Ambrogio Fogar

Ho sognato Ambrogio Fogar, vivo come voi e me, il suo corpo gonfio buttato su una sedia a rotelle, l’eroico cane Armaduk al suo fianco; faticava a parlare, e infatti mi ha detto una parola sola: – Vai.
Andare? Perché no? Sulle orme di Fogar, diventare un esploratore ottimista e pasticcione: non nego che mi piacerebbe; forse, alla fine, mi dedicherebbero una stella (la sua è Ambrofogar Minor Planet 25301).

sabato 5 agosto 2006

Analfabetismo

Da qualche anno, sui pacchetti di sigarette, si leggono frasi come “Il fumo uccide”, “Il fumo invecchia la pelle”, “Il fumo danneggia gravemente te e chi ti sta intorno”. A oggi, grazie alle frasi sui pacchetti, il 12 per cento dei fumatori ha ridotto il numero di sigarette fumate. Il restante 88 per cento è formato da analfabeti.

domenica 23 luglio 2006

La città dalle 100 meraviglie

Quest’anno non vado in Sardegna, sono bloccato sulla terraferma in balia delle alte temperature. Ma non è così male: ieri, per esempio, è stato bello ascoltare il pianoforte pop di Giovanni Allevi, visitare la casa dell’Ariosto, analizzare i fuochi d’artificio, bere granite al fresco di un gazebo nel Buskergarden, tornare a casa con le gambe rotte nel mare notturno della città pentagona.

mercoledì 19 luglio 2006

Storie di caccia

Gli ambienti outdoor del primo libro di Campani mi portano a parlare del secondo libro di Rigoni Stern¹. Penso che sia una delle migliori incarnazioni di quell’idea di “epica moderna” che andava molto ai tempi di Pavese; qui l’eroe non è l’uomo, ma, di volta in volta, il cane, la volpe, il lepre e, infine, l’urogallo, “il nonno di tutti i boschi e delle montagne”. A proposito, qualcuno sa che cos’è un urogallo, di preciso?

¹ M. Rigoni Stern, Il bosco degli urogalli, Einaudi, Torino [1962¹] 1982.

martedì 18 luglio 2006

Best seller in incognito



Nel catalogo Playground c’è un libro molto bello. L’autore, Sandro Campani, descrive con abilità quasi cinematografica i paesaggi della provincia modenese ed eleva le vite dei suoi personaggi grazie alla semplicità solenne (o alla solennità semplice) del suo stile. Secondo me, Campani è un potenziale bestsellerista; qualche grande editore dovrebbe dargli grandi soldi per fargli scrivere grandi libri.

* S. Campani, È dolcissimo non appartenerti più, Playground, Roma 2005.

domenica 9 luglio 2006

Meditazioni sullo scorpione (2 di 2)

Il microcosmo calcio è pieno di tipi originali: Raymond Domenech, per esempio, basa le sue scelte tecniche su previsioni astrologiche; non ha convocato Robert Pires perché nato sotto il segno dello Scorpione. Anche l’Italia è uno scorpione: speriamo sia il contrappasso delle sue manie zodiacali.

sabato 8 luglio 2006

Meditazioni sullo scorpione (1 di 2)

“L’Italia è come uno scorpione: sembra che dorma, poi all’improvviso ti ferisce”. Così dice Thierry Henry, chiamato a dare un giudizio sugli Azzurri. In effetti, nei giorni scorsi anche Gattuso ha detto qualcosa del genere (“Questa Nazionale rispecchia la figura del nostro c.t. […]. Ha il veleno addosso”). Essere temuti dagli avversari è molto bello, ma attenzione: lo scorpione è l’unico animale che può suicidarsi, tramite il proprio pungiglione.

venerdì 7 luglio 2006

Figa

Vacanze in Croazia 2002: Walter e Kari decidono di spingersi a sud. Dormono una notte sull’isola di Hvar. Il mattino seguente, prima che ripartano, l’affittacamere dice a Walter: – Vuoi figa?
Walter, imbarazzato, guarda Kari; non sa cosa dire. Ma l’ospite insiste: – Vuoi figa? Vieni, prendi figa!
Lo tira per un braccio e lo accompagna nell’orto dietro casa. È pieno di alberi di fichi.

martedì 27 giugno 2006

Catenaccio

Nei commenti ad Alieno, un anonimo inumano mi sfidava a parlare di Juventus. Ne parlo da tifoso un po’ nauseato (festeggiare l’ultimo scudetto specialmente mi è sembrato fuori luogo). Pensavo di rifarmi con le partite degli Azzurri, ma, a parte il fatto che sono tutte molto brutte, non posso guardare i vari Buffon, Cannavaro e Zambrotta senza pensarli con altre maglie. Qual è la via d’uscita? Difendere il mio diritto a tifare bianconero nonostante tutto, aspettando che la Juventus sia punita.

martedì 20 giugno 2006

Alieno

Vorrei restare fulminato dalla realtà come Sua Altezza Vittorio Emanuele di Savoia, rendermi conto che quello che mi circonda non è una mia invenzione, stupirmi di essere biasimato per aver trafficato armi, sparato a un tedesco in Corsica, favorito la prostituzione e la pirateria informatica; vorrei che il mondo mi guardasse come un alieno. Ma sono troppo viziato, troppo egocentrico; probabilmente non me ne accorgerei nemmeno.

venerdì 16 giugno 2006

Racconti veloci



Si chiama Alessandra, ma adesso il nome che porta è Alice. All’inizio, ho fatto fatica a sintonizzarmi sui suoi racconti (il ritmo narrativo è velocissimo e la punteggiatura un po’ sgangherata), ma alla fine sono soddisfatto: tramite ambienti e personaggi dimessi, Alice tocca temi capitali come il vuoto, la famiglia, la povertà e il male.

* A. Galetta, Vedrai vedrai, Untitled Editori, Andria 2005.

domenica 4 giugno 2006

Un’altra cosa dal governo

Naturalmente, mi aspetto anche che risolva onorevolmente il problema dell’alta velocità ferroviaria: vorrei vedere ambasciatori scendere nella Valle dei no-Tav e fumare il calumet con i selvaggi. A parte gli scherzi, non sono contrario a priori all’alta velocità, ma, se i costi dell’opera e i rischi ambientali fossero troppo alti, diventerei no-Tav anch’io. Qualcuno conosce dei libri sull’argomento?

sabato 3 giugno 2006

Villa Pamphilj

Ieri, uscendo da Villa Pamphilj dopo il colloquio con il premier britannico Tony Blair, il presidente del Consiglio Romano Prodi ha annunciato che l’Italia ha deciso di far rientrare le truppe dall’Iraq. Io ne sono felice: ho fatto assumere il nuovo governo per fargli rinfrescare il concetto di pace.

sabato 20 maggio 2006

Malattia/ambizione



All’ultima Fiera, Angelo Calvisi mi ha regalato una copia del suo libro. All’inizio, sembra solo lo sfogo tragicomico di un personaggio lamentoso, ma poi diventa più utile: si trasforma in una piccola indagine sulla malattia e sull’ambizione. Il libro è nato come monologo teatrale, e si sente (un po’ di misura nell’uso dell’anacoluto, forse, l’avrebbe reso migliore); per questa volta, però, ci si può accontentare.

* A. Calvisi, Maledizione del Sommo Poeta, Oèdipus, Salerno-Milano 2006.

lunedì 15 maggio 2006

Damnatio memoriae

Ieri, la mia squadra del cuore, il Cagliari, ha concluso il suo campionato pareggiando dignitosamente con l’Inter. È stato un anno tormentato dall’incubo retrocessione, ma l’intervento del grande Nedo Sonetti e l’estro scintillante di David Suazo (neo-capocannoniere storico del club con 22 gol) ci hanno permesso di conquistare la salvezza tanto desiderata. Grazie, Cagliari!

martedì 9 maggio 2006

Carriera militare

In famiglia, abbiamo sempre avuto grane con l’esercito. Nella guerra n. 1, nonno Pèro rischiò il plotone d’esecuzione: un ufficiale visitò l’ospedale e accusò i pazienti di imboscamento; quando si girò, il nonno gli tirò un posacenere in testa. Al Col di Tenda, nella guerra n. 2, nonno Nini perse un cannone. Doveva vigilare su questo cannoncino tutta la notte. Nevicò. Il nonno si addormentò. All’alba, uscì dalla baracca e il cannone non c’era più. Un ufficiale sensibile tralasciò la dormita.

martedì 25 aprile 2006

Autoincensamento di un filosofo volante



È l’autobiografia di un vero fascista, pieno di tic futuristi e incapace di qualsiasi forma di autoironia. Non parla del periodo storico, tace i nomi dei personaggi, dà per scontate tutte le informazioni che di solito danno un senso a un’autobiografia. Tuttavia, è così privo di senso del ridicolo da sembrare simpatico, e riesce a trasformare se stesso in un personaggio romanzesco.

* V. Beonio-Brocchieri, Pigliatemi come sono: Autodenigrazione di un filosofo volante, Todaro, Lugano [1941¹] 1998.

mercoledì 19 aprile 2006

Maltese Agonismo



Dopo i giorni confusi delle elezioni politiche, torno a fare le solite cose, come segnalare l’uscita di Maltese Agonismo, il numero 37 della rivista letteraria «Maltese Narrazioni». Stavolta, il mio racconto preferito è Io, Primo Carnera, 120 chili appesi a un filo di Carlo D’Amicis. Se volete, potete leggerlo in anteprima su QuasiRete (prima, seconda,terza, quarta e ultima parte).

sabato 15 aprile 2006

Haiku

Ho trovato tre haiku in un diario di dieci anni fa, ma non li ho riconosciuti. Li ho scritti io o li ho copiati da qualche parte?

Il bosco a monte
tintinna cento fiumi
nuovi in autunno

È un ventaglio blu:
porcospini in autobus
lampioni-luna

Scia d’aeronave,
macchie di mucche accese
al suo passaggio

mercoledì 5 aprile 2006

Direzione

Nel corso degli anni, complice una famiglia tendenzialmente stabile dal punto di vista affettivo ed economico, ho avuto più volte la possibilità di scegliere una direzione piuttosto che un’altra. Tuttavia, le mie scelte sono state abbastanza involontarie, tanto che avrei potuto essere indifferentemente:

  1. un programmatore di videogiochi;
  2. un fumettista come i miei amici
    Poncho e Varkjovich;
  3. un cantautore alla De Gregori.
Ora sono uno scrittore/un accademico, ma è soltanto un caso.

sabato 1 aprile 2006

Ringraziamenti

Parlando di ringraziamenti nei dischi, io e Davide abbiamo assunto posizioni opposte: lui ama molto leggere le dediche; io – pur riconoscendo che un disco (essendo figlio di un certo periodo) dovrebbe contenere le prove dell’esistenza di un certo mondo di affetti e rapporti umani – preferisco i dischi nudi e i musicisti riservati. Le posizioni sono entrambe rispettabili; comunque, voi da che parte state?

martedì 21 marzo 2006

Risorgimento

Come alcuni di voi probabilmente già sanno, la rivista «Maltese Narrazioni» ha iniziato a collaborare con QuasiRete, il blog della «Gazzetta dello Sport». Oggi, QuasiRete ha finito di pubblicare a puntate (prima, seconda, terza, quarta, quinta, sesta, settima, ottava, nona, ultima) un mio racconto inedito, Risorgimento. Ora, potete andare a leggerlo e lasciare un commento. Questo non è un ordine.

domenica 19 marzo 2006

Volpe



Ecco un’altra cosa che mi perseguita: l’incontro del Piccolo Principe con la volpe (rappresentato nel teatrino della mia scuola elementare, ricopiato da una compagna di liceo sul mio diario). Tutti dicono: – Oh, che bella storia d’amore! – ma a me questa volpe è sempre sembrata molto fatua, piena di trita bontà e moine sexy, non meno inconsistente del Re, del Vanitoso, dell’uomo d’affari, di tutti gli antagonisti del Petit Prince.

lunedì 13 marzo 2006

Film blu

Kieslowski è morto dieci anni fa. Anche se non sono un esperto di cinema, Film blu mi piace molto. Però, tutte le volte che l’ho visto (la prima in un cinema a Bardonecchia, l’ultima su RaiSat Cinema World), mi ha sempre lasciato perplesso. Questo amore così sublimato, anche dalla musica (l’opera che dice: “Se non ho amore non sono nulla”), questo amore totale, al quale tutti dovrebbero aspirare, non è un po’ poco concreto?

lunedì 27 febbraio 2006

La parte fresca del cuscino



Questo libro mi dà fiducia nelle autobiografie. Tutte le vite – tra dolori, illusioni, schegge di storia e personaggi carismatici (qui: il signor D. e Monocolo di Carbonio) – sono leggibili. Lo stile di Castellini è semplice, un po’ dilettantesco, ma efficace.

* E. Castellini, La parte fresca del cuscino, ATì Editore, Rho 2004.

giovedì 23 febbraio 2006

Che viaggi, per esempio

Oggi ho letto tutto un testo¹ di Arbasino, cosa che di solito non succede mai – ogni volta che lo ascolto, come dire, mi estranio (mi succede anche con certi amici logorroici). Consiglia agli scrittori di superare i confini dell’intimismo dandosi ai viaggi: viaggi artistici e musicali, di persone e oggetti, ai crocevia dei destini tragici. Buon consiglio, no?

¹ A. Arbasino, Quando non c’era il “neo” o il “post”, in A. Casadei (a c. di), Spazi e confini del romanzo, Pendragon, Bologna 2002.

mercoledì 15 febbraio 2006

Zoologia

Leggendo l’atto fondatore dello Zoo (che non è Lo Zoo di Berlino), guardo la mia famiglia con gli occhi di un naturalista. Mio padre è un animale industrioso; dopo averla dotata di forno e librerie, oggi rinnova il tetto della casa di Ragnardo, per lasciare ai suoi piccoli una tana come si deve. Mia madre, mammifera, risparmia le forze, per poi fornire cibo e abiti al compagno, e a mio fratello, belva pigra e sonnolenta. Sono stanziali, ma con la bella stagione migrano in Sardegna.

martedì 31 gennaio 2006

Michele Lupo, perché no?



L’Onda sa di già letto, con l’eroe postmoderno che non combina un tubo e finisce i suoi giorni all’estero, ma gli altri personaggi, Giorgio su tutti, sono positivi, e il racconto è scandito da frasi geniali (“Livio si sentiva soffocare dalla collera, ma vomitarla addosso a loro sarebbe stato come arrabbiarsi con un cane perché non ti suona Debussy”).

* M. Lupo, L’onda sulla pellicola, Besa Editrice, Nardò 2003.

martedì 24 gennaio 2006

Per i sessanta anni di Mauro Pagani

Il 5 febbraio prossimo, Mauro Pagani compie sessanta anni, essendo nato a Chiari (Brescia) nel 1946; chi lo conosce come fedele bastone della vecchiaia di Fabrizio De André dovrebbe approfittarne per interessarsi della sua carriera solista, almeno dagli anni Novanta in poi – Passa la bellezza (1991), Domani (2003), 2004 Creuza de mä (2004), più le colonne sonore di Puerto Escondido (1992) e Nirvana (1997) –, perché, come compositore, sta in piedi da solo.

lunedì 9 gennaio 2006

Something to Talk About

Oggi ho cercato informazioni sul MIDEM, il Mercato Internazionale della Musica, che quest’anno si svolge dal 22 al 26 gennaio al Palais des Festivals di Cannes, in Francia. Perché l’ho fatto? Lo direi volentieri, ma Davide mi ha detto di non parlarne con nessuno.