venerdì 19 dicembre 2008

Guida galattica alla città di Oik (11)

Nella notte della fuga dalle Terme, è caduta un’abbondante nevicata. Saliamo al castello maldesti alle nove del mattino, un’ora gerontofila, a giudicare dal fatto che in strada ci sono solo i vecchi: prima della salita, alla nostra destra, un vecchiastro rovista loscamente nei bidoni nella spazzatura; sul ghiaione, alla nostra sinistra, un vecchione richiama disperatamente un cane color miele tipo boxer […].

lunedì 8 dicembre 2008

Hic sunt leones

Tra Terzo d’Acqui e Castel Boglione; una volta qui era tutta wilderness: invece dell’hôtel a luci rosse, Peter Paolo ci racconta che c’erano i leoni. Un giorno, il vecchio Nocciolina si accorge di avergli dato troppa carne, gliela toglie: il leone gli da una zampata. L’amico Mighty Mauro raccoglie un badile; con il favore dell’adrenalina, entra nella gabbia: brandisce il badile, urla! Il leone si ritrae. Mighty Mauro aiuta Nocciolina a uscire dalla gabbia. Alla fine, gli han dato settanta punti.

domenica 30 novembre 2008

Pdf/MRT

Per festeggiare il primo anno di pubblicazioni, il blog collettivo MRT, al quale mi pregio di collaborare, ha messo in pdf, corredati da altri testi, i suoi migliori post; belle le foto, bella la messa in pagina: bravo Enpi, bravi tutti!

giovedì 30 ottobre 2008

Giorgio Fontana fa un passo avanti

Immagine di Novalis

Rispetto all’esordio, Novalis è più ricco, più largo nel tracciare ambienti e figure di un mondo povero, violento e oscuro. Lo stile è scarno e non privo di intoppi (qualche pagina non va, malgrado il labor limae segnalato nei credits), ma ha tensionalità: come Buoni propositi, ha un moto circolare ascensionale, da tragedia classica, dove gli eroi partono, scendono agli inferi e ne tornano dolenti come prima, ma con più qualità, quasi nobilitati.

* G. Fontana, Novalis, Marsilio, Venezia 2008.

mercoledì 29 ottobre 2008

Guida galattica alla città di Oik (10)

Netto nel cielo azzurro sul profilo delle colline, in tutta la fierezza delle sue linee architettoniche, molto suggestivo anche per la stessa ambientazione paesaggistica, il castello roboreo e imponente nella wilderness si staglia come una sentinella a strapiombo sulla collina, esercitando sul territorio la sua funzione di centro archeologico, attrazione turistica, giardino botanico, e a volte anche raduno degli alpini […].

mercoledì 15 ottobre 2008

Povertà



Oggi è il Blog Action Day; tema: la povertà. Anni fa, avrei parlato di povertà terzomondista, ma il terzomondismo è passato di moda, e la povertà è arrivata anche in Italia. È una povertà molto relativa, ma sufficiente a mettere in crisi un popolo caratterizzato da un inguaribile bisogno di felicità immediata e di belle apparenze. Come un vecchio sadista, osservo compiaciuto i sorrisi da cavallo di certi miei concittadini; ossessionati dalla crisi, ne nascondono i sintomi, come i bambini.

giovedì 9 ottobre 2008

Crisi

Le Borse mai così male dal 1987, la Juve mai così male dal 1984: le notizie della crisi minacciano la mia felicità; mi chiedo se l’allarmismo dei mass media per una volta sia giustificato: chiedo lumi a papà, che negli anni Ottanta ha visto la crisi ed è sopravvissuto.
Io: – Nel 1987 hai avuto qualche problema?
Papà (ridendo): – No, non avevo soldi. La crisi ha colpito i risparmiatori.
Io: – E il 1984, la Juve, com’è andata a finire? Ci siamo salvati?
Papà: – Abbiamo vinto la Coppa dei Campioni.

mercoledì 1 ottobre 2008

Mammone

Finora ho affrontato i cosiddetti esami della vita con la fiducia di farmi onore, anche quando il successo non era così scontato. Da dove viene questa sicurezza, che, lo so bene, è anche irritante? Claudia dice che viene dall’avere una bella mamma, che mi chiama tesoro e limita i problemi. Dunque, anch’io sono un mammone, uno dei tanti bocciati in inverno dalla perfida Albione. Ma non è così male, essere un bel mammone dall’aria felina, un gatto mammone in attesa che le cose vadano a finir bene.

sabato 27 settembre 2008

Guida galattica alla città di Oik (9)

Davanti ai noi, disposti trionfalmente sulle gradinate della piscina come in Strider il Politburo sulle gradinate del Cremlino, troviamo un mucchio di fanghi rigonfi e ben sagomati, galbé come barbapapà, ma marroni e per niente ridenti, anzi, un po’ magonosi, un po’ disperati […].

venerdì 26 settembre 2008

Lingue

Oggi è l’European Day of Languages e io, a costo di fare brutte figure, voglio gridare a gola spiegata che son tutte belle le lingue del mondo, e che se si parla di lingue mi va bene un po’ tutto: l’amore per le madrelingue, la poltroneria monolingue, il paralinguismo, il poliglottismo, il supercalifragilisticheplurilinguismo, e infine la tendenza a interessarsi delle lingue oltre l’età scolare, a prendersi cura di loro per tutta la vita.

martedì 9 settembre 2008

Urrà Pavese

Oh bene forse oggi dopotutto celebrerò solennemente il mio non prediletto Cesare Pavese, mitologo realista – anche perché mi è poi venuto in mente che è un suicida, e i suicidi al Bel Paese (per motivi clericali) non sono poi simpatici (Pavese in questo senso è un’eccezione). Seguirò pertanto i giochi funebri e tutti gli spettacoli in suo onore.

sabato 23 agosto 2008

Leggendo Ottiero Ottieri

Immagine di Cronache dell'al di qua

Precisamente una raccolta di prose giornalistiche (degli anni Cinquanta e Sessanta); è certo di mio gusto (il Lamento di un senza dialetto è molto bello), ma devo confessare che mi aspettavo qualcosa di più vulcanico – che è poi quello che si cerca nelle pagine sparse dei grandi: un vulcaneggiare, uno stile un po’ svelto, sbottonato, diverso da quello dei romanzi, compagini testuali dove tutto è più pensato, più ingessato.

* O. Ottieri, Cronache dell’al di qua, Avagliano, Cava de’ Tirreni 2005.

giovedì 21 agosto 2008

Funghi

L’altro giorno, sull’Erro, Stefàno diceva che è quasi ora di andare a raccogliere i funghi. Enzo gli rispondeva che andare a raccogliere i funghi gli fa schifo, si annoia. Secondo me, ha ragione lui.

martedì 19 agosto 2008

Anglomania

Leggo su Wikipedia che Venus in Furs dei Velvet viene da un libro di Sacher-Masoch, che è tutta sadomaso, bondage e soggezione; ma io non lo sapevo: io mi ricordo che c’erano i violini, e poi c’era un qualcosa che brillava. Ah, se c’avessero abituati all’inglese, da regazzini!

Giorno di festa

Tra venti giorni circa è il centenario di Pavese e io mi avvedo di averlo pienamente trascurato; pure, sarebbe ora di andare per le vigne e per le Langhe, di andare, intendo dire, a Santo Stefano Belbo, in cerca di eventuali celebrazioni – ma ci saranno, poi? Perché non ne so niente? Perché non riesco a far le feste a quest’ombra ingombrante?

domenica 17 agosto 2008

Sardinian Chronicles

A Sassari, Francesca dell’Antica Caffetteria ci disse “Non andate a Porto Cervo! Nemmeno i sardi possono entrare.” In effetti anche i miei genitori, dopo una visita diurna ai luoghi briatoriani, dissero che era chiuso non solo il Billionaire, ma anche il paese, e perché le strade erano ingombre di rifiuti, e perché gli abitanti dovevano riposarsi dai bagordi. Mi chiesi se vi regnassero degli uomini prismatici, che di notte, con arti circee, lo tramutassero in uno scintillante pastone per maiali.

sabato 26 luglio 2008

Guida galattica alla città di Oik (8)

La notte cala lenta e cola liquida nel parco suburbano delle Terme, e noi siamo colà, di nuovo all’entrata del reparto cure, disertata dai cagnetti e dagli accappatoi. Il coraggioso Menecacci apre la fila: ha un sacco sulla spalla, una reflex al collo e una torcia elettrica in mano; io gli vado dietro scuro come la notte, con il blocco degli appunti e un coraggio sovrumano […].

mercoledì 23 luglio 2008

Until the sea shall free me

Prima che il mare mi liberi (parto martedì prossimo per la Sardegna), andrò a Lucca, domenica, in Piazza Napoleone, per vedere il mondo a un’ottava più bassa grazie alla voce di Leonard Cohen.

sabato 19 luglio 2008

Cipressi

E ieri siam partiti per l’Isola in collina (i Deimos aprivano per gli Afterhours), ma cercando parcheggio son finito in un fosso, presso i sacri cipressi del cimitero; marmitta a terra, ho chiamato l’assicurazione, che mi ha trovato un carro attrezzi rivaltese, che è venuto e riandato per la strada di Cassine e quindi, alla fine, ci ha lasciato a Strevi, Ristorante del Peso. Mio fratello ci ha riportato ad Acqui con la Opel, e per fare serata abbiam bevuto Tachipirina e Tennent’s al Buena Vida.

martedì 15 luglio 2008

Da Verona al Tagikistan

Gli amici Baccalaureus e Walter (uno dei Menecacci) a breve partiranno da Verona per partecipare al Roof of the World Rally. Hanno anche un diario di viaggio. Bravi! Faccio il tifo per loro.

sabato 28 giugno 2008

Guida galattica alla città di Oik (7)

Andiamo in ficcanasaggio davanti all’entrata del reparto cure delle Terme, sovrastata dalla scritta OIKIANAE BALNEAE VITALES e affiancata da due alcove con dentro due anfore di marmo kitschizzanti, da outlet del benessere. Il fotografo Menecacci, con la macchina di scorta, fotografa all’impazzata: ogni dettaglio può servire in seguito, per elaborare un piano di infiltrazione […].

Urban fantasy

Immagine di Pan

Forse i libri come Pan sono soltanto paraletteratura, e parlano una lingua troppo semplice e approssimativa (soprattutto per la sintassi, e infatti consiglierei all’autore di buttar dentro la pagina ogni tanto qualche subordinata, qualche periodo ipotetico); eppure, il fantasy urbano di Dimitri, neopagano e fumettistico, ha una sua dignità, e Pan non è inferiore a certi romanzi di Neil Gaiman. L’avessi letto al ginnasio, mi avrebbe cambiato la vita.

* F. Dimitri, Pan, Marsilio, Venezia 2008.

giovedì 19 giugno 2008

Guerra e pace

Dieci anni fa ero in guerra con papa Bonifazio all’esame di storia medievale, e con i crepuscolari nei bassi paradisi delle biblioteche. Ma non al punto da farmi il sangue gramo. E subito disposto a tornare in pace con la parte migliore di me, a dividere cavallerescamente il mio grano di fumo con gli amici, a risalire in macchina senza sputare, a ridere del cielo e delle campane.

giovedì 29 maggio 2008

Antinoia

Oggi pomeriggio, io e i miei amici pensavamo di condurre in processione tre volte intorno ai nostri confini un paio di rom, senza scordarci, alla fine, di sacrificarli. Ma c’era brutto tempo, abbiamo rinunciato. In ogni modo, in Italia è tradizione, l’UE non dovrebbe preoccuparsi.

giovedì 15 maggio 2008

Il pianeta Mercurio passa davanti al sole nel telescopio



Giacomo Balla, Il pianeta Mercurio passa davanti al sole nel telescopio (1914); olio su carta zigrinata; cm 61 × 50,5. Parigi, Centre Georges Pompidou.

L’altro ieri a Milano, a Palazzo Reale, ho visto la mostra di Balla: La modernità futurista:

MURATORI + PIANO TERRA

trtrtrtr sssssvvrrr
tic tic tic tic tic
CRAEMMTIBOUMMMM

E la mostra? Puah! Troppo passatista.

domenica 11 maggio 2008

Guida galattica alla città di Oik (6)

Per i pensionati e per i babyschiavi, per i dee jay e per le casalinghe, per i poveri impiegati e per i manager aziendali: per chi vuole liberarsi dall’angoscia quotidiana, la città di Oik è la meta ideale. Lo sappiamo bene io e il coraggioso fotografo Menecacci, che, per riaverci dalle nostre disavventure legaiole, andiamo a prendere il gelato vicino agli impianti termali […].

venerdì 9 maggio 2008

Nozze

Nei suoi ultimi anni, quando la sua leggenda era già in declino, Carlo Magno vietò le nozze alle sue figlie perché diceva di non poter fare a meno di loro. Lo capisco benissimo: a volte anch’io vorrei dissuadere gli amici che si sposano, spergiurando che non li trascurerò più, che passeremo più tempo insieme, che l’età mitologica delle matte risate non è ancora finita. Ma non sono altruista, e gli amici malcagati vanno verso altri lidi, altri stili di vita.

lunedì 28 aprile 2008

Silenzio

In un aureo libretto¹, De Mauro distingue silenzio e tacere. In latino, silere è una stasi: silent le piante non ancora in germoglio, le uova in incubazione, la notte; tacere, al contrario, è una scelta deliberata: secondo una fantasiosa etimologia desaussuriana, è affine al verbo armeno t’ak’čim “mi nascondo”. Questo è proprio il mio caso: tutto quello che taccio è una fitta realtà; i miei silenzi sono rumorosi.

¹ T. De Mauro, Ai margini del linguaggio, Editori Riuniti, Roma 1984, pp. 28-29.

lunedì 21 aprile 2008

La pecora di De Gregori

Francesco De Gregori 1974, con la pecora in copertina, è il mio disco di De Gregori preferito. Mi piace tutto, da Niente da capire a Informazioni di Vincent, da Giorno di pioggia ad Arlecchino, con tutti i testi che non si capisce, con tutti gli arpeggini folcheggianti. Sennonché De Gregori ha dichiarato: “secondo me è il disco più brutto che ho fatto”¹. Non c’è niente da fare: De Gregori non capisce un cazzo.

¹ M. Romano et al., Francesco De Gregori: un mito, Lato Side, Roma 1980, p. 19.

venerdì 18 aprile 2008

Troll

Ieri ho scritto per BitLit un articolo sui troll.

giovedì 17 aprile 2008

Guida galattica alla città di Oik (5)

Mi guardo un lungo trailer cronologico, ma il nastro è in riavvolgimento: la ruggine del fiume scorre a monte, si gela, si disgela; il cielo si riempie di anatre in retrovolo; sulle rive della Bormida, due bambini camminano all’indietro, e posano una pietra tiepida e porosa in un boschetto; il sudiciume scompare, l’acqua si schiarisce […].

martedì 15 aprile 2008

La vita scomparsa

Ho cercato la vita sui pianeti tellurici (Mercurio, Venere, la Terra, Marte), ho cercato la vita sui pianeti giganti (Giove, Saturno, Urano e Nettuno). Sui primi c’era troppo astensionismo, sui secondi non c’era proprio nessuno.

domenica 30 marzo 2008

Salute

Secondo «La Stampa», la salute degli italiani è ai primi posti nel mondo. Ma gli italiani non ci stanno: puntano a diventare un popolo di giovani ubriaconi, di bambini obesi, di anziani strafatti di medicinali. Non vogliono proprio togliersi di dosso quell’aria di fantastici cretini che li ha resi famosi in tutto il mondo.

sabato 8 marzo 2008

Guida galattica alla città di Oik (4)

Forse il coraggioso fotografo Menecacci non è così coraggioso, forse non è nemmeno così Menecacci, ma di sicuro è fotografo: lungo, allampanato, con gli occhiali spessi e i riccioloni caramello, caracolla al mio fianco, pendagliato di apparecchi molto high-tech […].

mercoledì 27 febbraio 2008

Rimpianti

Non sono mai stato alla Fiera Equina di Ivrea. Con tutto che ho parenti eporediesi disponibili a ospitarmi.

sabato 23 febbraio 2008

Guida galattica alla città di Oik (3)

I liguri si accorsero della venuta dei romani da segni di sventura scritturistici: nel primo giorno, spray di fuoco albare fendettero il cielo obliquamente; nel secondo giorno, i palloni da allenamento del Genoa Cricket and Football Club si sgonfiarono; nel terzo giorno, sotto le malenuvole, un agente immobiliare fu colpito dalla folgore […].

venerdì 22 febbraio 2008

Identificazione

Ai miei tempi, i cartoni animati erano molto coinvolgenti. Avete presente quella serie Hanna & Barbera con i due ragazzi che evocavano un genio unendo le due metà di un anello e andavano in giro per le notti arabe su un cammello volante di nome Kaboobie? Ecco, io mi identificavo con Kaboobie.

martedì 19 febbraio 2008

Antenati (3 di 3)

Vent’anni fa, a Parigi, moriva René Char, poeta ipnotico. L’anno scorso, per il centenario della nascita, La poesia e lo spirito gli ha dedicato uno o due post che forse meriterebbero attenzione. Diamogliela.

Battaglia ultraterrena

Dopodomani, alla Scighera di Milano, i morti di «Maltese Narrazioni», evocati dall’oltretomba per uno sciocco esperimento di quelli del BIRRA, sfideranno i vivi di «Ore Piccole», «L’Accalappiacani» e «Il Primo Amore» in Magazines War II. Speriamo di batterli (mal che vada, divoreremo i loro cervelli)!

domenica 17 febbraio 2008

Archetipi amletiani

Kæmpeståbelig! spiega, in modo semiserio, come dalla vicenda di due fratelli, Horvendill e Feng (il secondo uccide il primo), derivi poi l’Amleto shakespeariano.

Antenati (2 di 3)

Dieci anni fa, nella Selva Nera (nel castello di Wilflingen, in Baviera), moriva Ernst Jünger. Ho letto qualcosa di suo in qualche libretto guandiano (Sulle scogliere di marmo, Nelle tempeste d’acciaio): si andava da un bellicismo vitalistico a un ascetismo un po’ new age. Ricordo che mi persuase pochissimo, e mi chiesi come potesse infiammare gli animi di chicchessia. Forse in lingua originale suona più coinvolgente.

venerdì 15 febbraio 2008

Guida galattica alla città di Oik (2)

Un ipotetico visitatore della Oik preistorica non avrebbe visto una città, ma solo una serie di colline ondulosamente dolci, e di cieli imbiancati dalle nuvole. Al centro c’era un bel fiume natabile (la Bormida), con le sponde inverdite dall’erba. Le terre alte, ricoperte di boschi lianosi, abbondavano di lagomorfi e scolopacidi, cervidi e fasianidi, e soprattutto artiodattili […].

The Wolf That Lives in Cano

Se credessi ai telegiornali, mi convincerei che la solidarietà tra esseri umani non sia mai esistita. Vedrei i miei vicini di casa come lupi, pronti a sparare alla moglie con il fucile, e i vecchi dei giardini comunali come mostri, in attesa del buio per sgozzare ragazze con camicette mozzafiato. E penserei che anche in me vive un lupo, e che i miei familiari iniziano a essere un po’ fastidiosi. Le punizioni non sono così severe, e dev’essere bello finire in televisione.

Antenati (1 di 3)

Dieci anni fa, morì a Firenze Oreste Macrì, critico ermetico. Per molti suoi sodali, il titolo è quasi negativo: in generale, l’ermetismo critico non è molto scientifico (qualcuno parlò di “meteorismo spirituale”). Non per Macrì, che è anche un robusto ispanista e, in parte, uno storico dell’arte. Ha perfino tradotto Valéry. Ha l’aria simpatica. Lo celebro oggi a Pavia, leggendo un’anastatica¹.

¹ O. Macrì, Caratteri e figure della poesia italiana contemporanea, La finestra, Trento [1956¹] 2002.

mercoledì 13 febbraio 2008

Suspension of disgust

Leggo su «Fantasy Magazine» che Guillermo del Toro, già autore de Il Labirinto del Fauno (film bieco e sbilanciato tra fantasy e storia), rifarà in cinepresa il marvelliano Dottor Strange. Perseverare nella messa in film dei personaggi da fumetto mi sembra semplicemente diabolico: quando, tra dieci o vent’anni, l’oppio degli effetti speciali si esaurirà, gli spettatori si avvederanno di quanto i personaggi di celluloide siano goffi e privi di carisma, anni luce lontani dagli amati eroi di carta.

lunedì 11 febbraio 2008

Ai tenutari di blog letterari

Su BitLit è in corso un’inchiesta sui blog letterari, per “coglierne differenze, atipicità, dinamiche originali o déjà-vu, grandezze e […] piccole miserie”. So che alcuni dei miei geniali roditori sono tenutari di blog letterari; mi rivolgo a loro: ormai, vi sarete fatti un’idea sulla lit-blogosfera; perché non la esponete su BitLit?

Guida galattica alla città di Oik (1)

Con il presente volume, l’Autore si propone di mettere nelle mani del pubblico una descrizione del suo luogo natale, Acqui Terme, “città leghista ma abbastanza gaudente del Piemonte meridionale”.
La prima parte, divisa in dieci capitoli, sarà dedicata alla storia della città attraverso i suoi edifici più caratteristici; mentre i comuni italiani hanno conosciuto nel corso della loro storia momenti di splendore e di declino, Acqui Terme è sempre stata in una condizione media di infognamento […].

martedì 5 febbraio 2008

I padri della Patria

Una volta i padri della Patria erano alti e forti, e avevano idee nobili, e combattevano per la Patria. Poi la loro statura è diminuita. Ora sono quasi invisibili: fanno capolino dalle bocche dei cannoni, si riscaldano al fuoco dei bracieri dei monumenti, si nascondono negli anfratti delle Camere, dormono avvolti nelle bandiere tricolori. Piccoli mendicanti timorosi, non si azzardano nemmeno a chiedere la carità, vivono degli avanzi dei pasti dei parlamentari.

venerdì 1 febbraio 2008

Boumsong le sauveur

Nell’andata dei quarti di Coppa Italia, la Juve ha segnato il 2-2 sull’Inter grazie a Jean-Alain Boumsong. Alla fine mi ero affezionato a questo difensore pasticcione, che ci ha aiutato a risalire dalla B. Forse non aveva il senso della posizione, basilare nel calcio, gioco di geometria. Ma nell’ultima partita, da bravo laureato in matematica, ha pareggiato i conti con un gol decisivo, il suo regalo d’addio. Che poi la Juve, al ritorno, abbia buttato via il regalo, be’, questa è un’altra storia.

mercoledì 30 gennaio 2008

Esecuzione

Se osservo i problemi collettivi, sono un pessimista tra i primi; se considero quelli privati, mi prende un ottimismo lennoniano, un po’ naïf, che mi fa dire: “Andrà tutto bene”. Sono il protagonista di un’esecuzione: l’involuzione della mia specie è il mio nodo scorsoio, la fede in un buon futuro per me e per i miei cari continua a far girare le mie gambette in aria. Così me ne sto in pace, sospeso tra i due estremi come un impiccato felice.

venerdì 25 gennaio 2008

Il Clemente filologo

Leggendo Andrea Tarabbia (che a sua volta legge Georgia), scopro che la poesia di Neruda letta ieri al Senato da Clemente Mastella, capo dell’UDEUR (Unione Democratici per l’Europa), non è di Neruda. Il sonno della filologia genera i mostri della politica.

mercoledì 23 gennaio 2008

Quattro giorni per non morire

Immagine di Quattro giorni per non morire

Un libro di ricordi e avventure tra la Liguria e il Sudamerica. Magliani è un narratore potente e veloce; perfino la scabrosità del paesaggio ligure è resa con tratti rapidi, al servizio del racconto. Forse in un punto è un po’ patinato (“Questo merlo l’altro ieri mi ha rievocato una cosa, uno dei flash più chiari e crudeli della mia infanzia”, dittologia infelice in un discorso diretto) – ma è pura cattiveria: il libro è buono.

* M. Magliani, Quattro giorni per non morire, Sironi, Milano 2006.

mercoledì 16 gennaio 2008

Paraculi

Daniel Barenboim, musicista israeliano, suona spesso per i palestinesi, che gli hanno dato la cittadinanza onoraria. Barenboim dice che tra i due popoli può regnare concordia, e l’occupazione deve finire, ma ammette poi di non sapere come, non essendo un politico ma un musicista. Di solito gli artisti umanitari, impegnati nei massimi problemi, messi alle strette fanno gli ingenui o gli spiritosi. Sembra sempre che abbiano idee geopolitiche un po’ vaghe, e che siano fondamentalmente dei paraculi.

martedì 15 gennaio 2008

Anima

Oggi potrei scrivere qualcosa sulla moratoria sull’aborto, e sui preti, e sulle partorienti, e, soprattutto, su quando di preciso inizia l’anima immortale. Ma non lo farò. Sapete, non a tutti piace scrivere di niente.

venerdì 11 gennaio 2008

Evocativi

I toponimi sulla mappa delle terre selvagge di Bard’s Tale III: Old Dwarf Mine, Sulphur Springs, Twilight Copse; Shrine, Shadow Rock, Vale of Lost Warriors; Scrapwood Tavern, Refugee Camp; Cold Peak, Crystal Spring, Ruins of Skara Brae.

Boutade

Franco Giordano, segretario del Partito della Rifondazione Comunista, ha trovato una misura a favore dei piccoli risparmiatori: “Vi stupirà, ma proporrò una delle cose che ha fatto Sarkozy.” Vincenzillo, malignamente, si chiede: “Ciascun metalmeccanico avrà il diritto di mettere incinta Carla Bruni?”

mercoledì 9 gennaio 2008

Una domanda a Ernesto Aloia

Mi sembra che i personaggi dei tuoi racconti, e de I compagni del fuoco, impegnati come sono in affari e finanza, appartengano tendenzialmente alla middle class (vado a memoria, correggimi se sbaglio). È una scelta naturale (sono modellati su persone reali, del tuo stesso milieu sociale) o ragionata (ci sono dei personaggi che vuoi evitare, tipo i lavoratori dei call centers)? Insomma, come scegli i personaggi? Puoi rispondermi nei commenti o sul tuo blog.

sabato 5 gennaio 2008

Criscito in prestito

Sono contento della Juventus di Claudio Ranieri, che assomiglia molto a quella di Marcello Lippi del ’94-’95, potente e veloce, con grande spirito combattivo e un desiderio tignoso di vittoria. Però, che non sia capace di trattenere Criscito per un anno intero, questo non mi fa dormire la notte.

giovedì 3 gennaio 2008

Famiglia

A Capodanno è morta una scrittrice; il figlio l’ha colpita con una bottiglia di spumante, e le ha tagliato la gola con un coltello. È il genere di notizie che bisognerebbe sottoporre a Joseph Ratzinger tutte le volte che impone ai suoi sudditi l’istituto della famiglia – che non è sempre un luogo buono e caldo, ma può rappresentare un nucleo freddo e distruttivo; anche qui, i custodi possono allentare la sorveglianza, e i demoni insinuarsi facilmente.

martedì 1 gennaio 2008

La salute di Contrada

L’Italia è incerta sulle condizioni di Bruno Contrada. Bruno Contrada non si fa illusioni: confida al senatore Emiddio Novi (che è andato a visitarlo al Cardarelli di Napoli) che la giustizia lo vuole morto in cella; ma aggiunge che non chiederà la grazia: si farà bello della morte in carcere, certo com’è di essere innocente. L’ex dirigente del SISDE (Servizi per l’Informazione e per la Sicurezza Democratica) ritiene che in Italia la giustizia si fidi più dei pentiti che dei poliziotti.