Si chiama Alessandra, ma adesso il nome che porta è Alice. All’inizio, ho fatto fatica a sintonizzarmi sui suoi racconti (il ritmo narrativo è velocissimo e la punteggiatura un po’ sgangherata), ma alla fine sono soddisfatto: tramite ambienti e personaggi dimessi, Alice tocca temi capitali come il vuoto, la famiglia, la povertà e il male.
* A. Galetta, Vedrai vedrai, Untitled Editori, Andria 2005.
venerdì 16 giugno 2006
Racconti veloci
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