Il libro di Tossani è ricco e originale: è costruito su accostamenti di opposti (la magrezza di Bon, la grassezza di Maria; la normalità di Dom, la stranezza di Angelica; la pesantezza dei sassi e la leggerezza dei palloncini) che fanno esplodere la trama in piste surreali. Lo stile duro e tenero del valdobbiadenese mi piace, anche se dice un po’ troppe parolacce.
* R. Tossani, I sassi vanno matti per le sasse, Zandegù, Torino 2006.
Taci, il capitale ti ascolta !
2 ore fa
5 commenti:
Ma grazie, sono contento che ti sia piaciuto.
E sì, le parolacce fanno parte del mio linguaggio: ho un cuore in parte molto volgare.
E va bene, ti perdono. Ma cerca di dirne un po’ di meno )
Ciao Roberto!
Ciao Inge,
no, di Zandegù non so niente di più, ma me ne hanno parlato assai bene.
Recentemente ho trovato il vostro blog e hanno letto insieme. Ho pensato di lasciare il mio primo commento. Non so cosa dire se non che mi sono goduto la lettura. bel blog.
Davvero, come la progettazione grafica e la navigazione del sito, piacevole alla vista e buoni contenuti. altri siti sono semplicemente troppo traboccante aggiunge
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