mercoledì 30 dicembre 2009

Guida galattica alla città di Oik (22)

D: – Più in generale, colonnello, qual è il suo rapporto con la politica? Lei non si è mai iscritto né al partito comunista, né a nessun altro.

R: – A quei tempi lì, nel campo politico, si andava creando una nuova tendenza a calcare la mano sull’apoliticità dell’intellettuale. Ora, in primo luogo, bisognerebbe chiarire un mondo di concetti oggettivamente difficili da capire e inaccessibili ai più, quali erano appunto quelli di “apoliticità” e “farsi gli affari propri” […].

mercoledì 23 dicembre 2009

Regali natalizi (7 di 7)

Ne avevo a pacchi, di invenzioni, ma quei fessi dell’Area 51 hanno saputo che le distribuivo senza criterio e me le hanno confiscate. Chi le vuole, le richieda direttamente a loro. L’indirizzo è: Area 51, Deserto del Nevada 51, USA. E Buone Feste a tutti!

Bruma

Qui è caduta la neve, e alla finestra si vede solo un orizzonte di bruma. E forse a questo punto, come tutti, dovrei essere già stanco dell’inverno. Ma a me (non so che farci) la bruma sembra zucchero a velo, e mi spinge a camminare sui sassetti antighiaccio affilati che mi bucano la suola delle scarpe nuove, da casa fino alle colline dalle parti dell’ospedale, per toccare il cielo prima dell’imbrunire.

Decoubertiniana

L’importante non è vincere, ma umiliare l’avversario.

Regali natalizi (6 di 7)

Il motore a idropolarità plasmoemittente non lo regalerei nemmeno al mio peggior nemico – ma dopotutto è Natale, e allora: ecco a te, Luthor! Sperando che quest’anno non mi regali la solita criptonite.

martedì 22 dicembre 2009

Regali natalizi (5 di 7)

Ai bambini impazienti, regalo il nanoacceleratore di flussi kirliani: se lo azionate la sera della vigilia, viaggiate avanti nel tempo di dodici ore per scartare subito i regali.

lunedì 21 dicembre 2009

Proverbi

Quand’ero piccolo mi hanno convinto che con la volontà si ottiene tutto. Ma non si può volere tutto e subito. E comunque, l’erba voglio non cresce neanche nel giardino del re. Pfui! I proverbi sono la filosofia morale di chi ha paura di tutto.

Regali natalizi (4 di 7)

A mio padre regalo l’unità prismatica a microonde gaussiane, che costringe le talpe a uscire dalle tane. Se non sloggiano subito dal prato di Ragnardo, la neve che si scioglie penetrerà nei buchi, e allagherà di nuovo la sala pizze. Liquidare le talpe è nell’interesse di ogni singolo amante delle pizzate asciutte.

Quartina

L’agricoltura
mi fa paura
troppi leghisti
pensieri tristi.

domenica 20 dicembre 2009

Regali natalizi (3 di 7)

Agli amici che non trovano le ragioni per sorridere, regalo la sonda periodontale a particelle neoneutroniche: vi pinza le labbra, ve le sfruculia e ve le slarga finché vi spunta un sorriso a trentadue denti. Avanti! A Natale vi voglio tutti con un bel sorrisone americano sulla faccia.

sabato 19 dicembre 2009

L’officina delle idee

Il problema del creativo è che gli sembra di avere idee abbondanti, e così le spande in lungo e in largo: dà una canzone al folksinger nel bisogno, regala un mostro alla scrittrice per l’infanzia. Non è proprio così: in tempi di magra, le idee spese con forza e felicità non tornano. Creativi, non siate troppo svelti a illuminare i progetti degli altri, ma siate generosi quando serve: nascondete le idee come un olio miracoloso, applicatele a ciò che vi importa davvero.

venerdì 18 dicembre 2009

Regali natalizi (2 di 7)

A Lapo Elkann, regalo il criocongiuntivizzatore a campi magnetici, per aiutarlo con i modi obliqui. Alla stampa, che gli chiedeva consigli per i giocatori della Juve, ha risposto: “Tocca a loro dimostrare quello che devano.” Sulla visita di John Elkann e Andrea Agnelli a Vinovo, e sulla sua contestuale assenza, ha aggiunto: “Che io ci fosse o non ci fosse, essendoci stato mio fratello è come se una parte di me era lì.” Ecco a te, Lapo, il criocongiuntivizzatore è di uso assolutamente intuitivo.

giovedì 17 dicembre 2009

Regali natalizi (1 di 7)

Quest’anno non ho molti soldi, ma facciamo che sono uno scienziato, e per Natale vi regalo delle invenzioni che ho brevettato. Alle mie coetanee, il dermospettralizzatore a polarità negativa, macchina megacosmetica che migliora la cute, la rende scintillante. È iperdetergente. Contiene brillantante. La pelle vi diventa verde limone. In vacanza su Marte, sarà un successone.

martedì 15 dicembre 2009

Instant Karma

Oggi mi sento lennoniano: lascio andare il karma per la sua china e auguro pronta guarigione al primo ministro. Il mondo non finisce qui, e a maggior ragione non il suo mondo. Quanto al nostro, sarebbe bene che finisse presto, per cominciare a immaginarne un altro.

Sgombero

I miei concittadini di continuo mettono in circolazione delle bestialità, o perlomeno delle idee scadenti, che ingombrano il passaggio, ostacolando la sicurezza e la ventilazione delle vie. Io, che non sono altruista, ma tra me e me sempre rimugino qualcosa come le tre leggi della robotica applicate all’educazione civica, trovo di solito il tempo di raccoglierle e di toglierle dalla strada. Ma ormai sono un po’ troppi, questi intralci, queste difficoltà, e sgombrare non è più una formalità.

domenica 13 dicembre 2009

Buchi in città

Dice il giornale che a Napoli e Roma si aprono voragini (in inglese sinkholes, vale a dire doline di sprofondamento), un fatto esilarante ove si pensi che dipende dalla mania dell’uomo di far buchi (catacombe, cave, opere idrauliche, e fogne dove l’acqua morta annera). Immagino l’umanità mangiata da città supervoraci, dall’aria di simpatici groviera.

sabato 12 dicembre 2009

Riti di fondazione (3 di 3)

Action figures da collezionare: Bestioids®, Bravestarr®, Masters of the Universe®; Sectaurs™, Star Wars™ e altre serie da non perdere. Wunderkammer di omini con arti snodabili, rinnovate ogni giorno cercando sempre nuove pose plastiche. La mia tragedia si consumò lì. La banda dei babaci mi trasformò in un geek.

Riti di fondazione (2 di 3)

Epoca di piumini d’oca firmati, dai colori sintetici. Cinture decorate con borchie e fibbie d’argento. I miei compagni agghindati di oggetti di plastica e acciaio. Io però non sembravo così minaccioso: avevo uno spolverino, color cremino pallido, praticamente innocuo nei freddi pomeriggi perditempo.

giovedì 10 dicembre 2009

Riti di fondazione (1 di 3)

In quel periodo le merci, come la tivù, erano quasi in bianco e nero. Prima del marcorama, prima dell’impero. Ricordo le vaschette di Nutella® sugli scaffali bianchi: erano molto piccole, si finivano subito, fatto incredibile ove si pensi ai bidoncini di crema marrone venuti in seguito. Pure mi prostro davanti al feticcio del vecchio cioccolato monocròmo, che all’apertura dava un lampo argenteo, complice il coperchietto d’alluminio. E riverisco le altre merci anodine di quei minimarket nivali.

martedì 8 dicembre 2009

Bestialità (4 di 4)

Gli uomini-bestia del dottor Moreau sono solo animali vivisezionati. Non basta il satiro a testimoniare la bontà dell’ingegneria genetica: è chiaro che da qui non nasce niente di grandioso, né nuovi mitologemi né pluri-futuri possibili. Moreau, lettore di classici, non punta realmente al progresso, ma tende al rinculare passatista. L’isola è un cul-de-sac, una specie di distopia darwinista.

lunedì 7 dicembre 2009

Bestialità (3 di 4)

Nel folclore, orsi, lupi e cinghiali erano detti bestie nere o selvagge; lepri, cervi e caprioli erano detti bestie rosse o dolci. Ora, io sapevo delle bestie nere – oh, vorrei tanto essere la bestia nera di qualcuno – però, a pensarci bene, potrei permettermi di dolcificarmi, e (sarebbe un’arguzia felicissima) diventare di tutti la bestia dolcissima.

domenica 6 dicembre 2009

Bestialità (2 di 4)

Dice il giornale che l’Emilia è invasa dai lupi: branchi avvistati alla periferia di Bologna, singoli lupi alle porte di Parma; anche il campo di golf sopra Sassuolo può diventare terreno di caccia. Se sono usciti per fame, hanno sbagliato momento: di agnelli qui non ce n’è traccia.

sabato 5 dicembre 2009

Bestialità (1 di 4)

Da un critico letterario (mi sembra Debenedetti) ho letto che in Bestie di Tozzi rivivono i dipinti di Franz Marc. Da allora, non riesco a pensare a quel libretto senza vedere anche la tigre di Marc. È come nascondere un’unghiata nella zampa dei ricordi, in testa rintanare un piccolo libro aggressivo pronto a scattare.

martedì 1 dicembre 2009

Pietà

Oggi apparentemente le persone si lasciano guidare dalla compassione (partecipano a raccolte fondi, fanno costruire scuole…). Ora, io non sono un figliuolo d’angelo, ma almeno una cosa va detta a mia difesa: non mi sono mai impietosito di niente, e se ho dato in elemosina è stato sempre con fastidio. In vita mia, ho fatto molti errori, ma non ho mai dovuto confessare il peccato della pietà.

Aforisma

Oggi si naviga via internet, seduti davanti a uno schermo muto. A sera, si possono osservare i sintomi classici dello scorbuto.

lunedì 30 novembre 2009

Nessun letto per Speedy Gonzaga

Questa è la storia di Speedy Gonzaga e della sua controparte malefica, il Formaggio con gli Stivali. Tutto cominciò il primo d’aprile nella città gialla, dove Speedy aveva il suo quartier generale. Erano gli anni della corsa agli armamenti, e il nostro eroe era in veranda a lucidare minuziosamente la sua fida mitraglia […].

venerdì 13 novembre 2009

Land of Cockayne

A chi mi chiede se siamo nell’era dell’abbondanza, rispondo che siamo piuttosto nell’era della disponibilità. L’era dell’abbondanza è sempre stata un sogno, indotto da trip religiosi o folclorici. Non credo che agli occhi del popolo bue tutte le merci siano delizie di Cuccagna. Forse i consumatori sono più critici di quanto comunemente si pensi, e non credono più che il petrolio si riproduca da solo nelle viscere della terra.

L’italiano e le lune di Giove

Vedo affinità tra gli italianisti all’estero e gli esploratori colonialisti. Audaci e carismatici partirono e piantarono bandiere della lingua in altri mondi. Ma la patria oggi li trascura, come l’Italia appena postunitaria trascurava i suoi esploratori alla fine dell’800. Gli italianisti patiranno un po’, poi se ne infischieranno. Troveranno altre terrae incognitae; porteranno la lingua nello spazio, dal piccolo Mercurio ai giganti gassosi oltre la snowline, linea delle nevi perenni planetaria.

martedì 3 novembre 2009

Allunaggi (7 di 7)

E finalmente sono anche dubbioso de La voce della luna di Fellini. Forse perché non riesce a catturare del tutto lo spirito del libro che ha copiato, Il poema dei lunatici di Ermanno Cavazzoni, che è meno onirolirico e più disorientato, celatiano. E poi, miei cari film, dovete smetterla di fagocitare i libri, ormai avete cent’anni, cercate di mollare le sottane della letteratura e cavarvela da soli.

Allunaggi (6 di 7)

La lune ne garde aucune rancune”, cantavo come Eliot in Rapsodia su una notte di vento. Era sedici anni fa: rifiutato dalle ragazze, mi aggiravo per le vie con il naso all’insù, affondato nella scollatura della luna benevola, da vero figlio di madre natura. L’anno successivo, cogliendomi di sorpresa a limonare vigorosamente con alcune mie coetanee, la luna si è offesa: “Ah ma allora è così, sono solo un ripiego!” Da allora fu per me solo la luna, la luna rancorosa.

lunedì 2 novembre 2009

Allunaggi (5 di 7)

Laborintus di Edoardo Sanguineti è la perfetta applicazione del motto avanguardista di ogni tempo: “Uccidiamo il chiaro di luna”. Nella raccolta non c’è traccia della luna tradizionale, ma solo un’agghiacciata geografia lunare.

domenica 1 novembre 2009

Allunaggi (4 di 7)



La quarta luna è la balena dolce luna di De André e De Gregori. Luna mobydickiana, acquattata di notte all’orizzonte marino. Volume 8 (ma si dice ottavo) è il disco di De André che molti dei miei amici preferiscono. Non so perché. È un disco sbilanciato. Però è il più dylaniano/coheniano di De André, e forse questo è un punto a suo favore.

sabato 31 ottobre 2009

Guida galattica alla città di Oik (21)

Tu sei una macchina, tu sei un ospedale, si ascolta in Vivadixiesubmarinetransmissionplot. Io sono un ospedale costruito per nessuno. E me ne vanto, e ci canto su. Ma sono un’anomalia, un caso particolare: qui a Oik sono un po’ tutti operatori umanitarî, si specializzano in ospedali funzionali e accoglienti, salutari, paradisi artificiali per morti viventi. Nella verde Via Verdi, qui vicino, c’è il favoloso ospedale del Figliol Prodigo, attuale sede della casa di riposo […].

venerdì 30 ottobre 2009

Allunaggi (3 di 7)

La terza luna è quella del Molloy di Beckett: “Com’è difficile parlar della luna con discrezione! È così scema, la luna. Dev’esser proprio il culo quello che ci fa sempre vedere.”

giovedì 29 ottobre 2009

Allunaggi (2 di 7)

Al ginnasio ero un semplice geek, un Uomo Inesistente, ma i miei compagni di banco, i Biechi Blu, mi presero in simpatia. Erano inesorabili, quei Biechi Blu, dei veri enfants terribles. Un dì, il bidello ci distribuì il bando del Concorso di Poesia del Convento di San Speusippo. I Biechi Blu scrissero di getto una poesia sulla luna, che iniziava così: “Trita e ritrita, tremula luna | troia importuna […]”. Eravamo tutti un po’ scapigliati, a quei tempi.

mercoledì 28 ottobre 2009

Allunaggi (1 di 7)

Be’, io sono allunato molte volte, ma anche il vecchio Nikolaus non scherza. Quindici anni fa scrisse un racconto intitolato Una fetta di luna, poi incluso in un’antologia einaudiana. Alla fine del libro, un saggio psicologico lo bollava come drogato senza ideali. Il vecchio Nikolaus ci restò male. Venne in città una forestiera apposta per incontrarlo, si dichiarava la sua più grande fan. Ma il vecchio Nikolaus la mandò a stendere, non voleva più saperne dell’Einaudi, si vergognava come un cane.

lunedì 19 ottobre 2009

L’esercito dei libri

Come John Milton nell’Aeropagitica, sono convinto che i libri non siano smidollati, ma che siano produttivi come i denti del Drago; che, seminati qua e là, ne escano uomini armati. Forse le mamme già si preoccupano: “Oddio, non faranno del male ai bambini quei soldatini così combattivi?” Tranquille, signore: i libri in commercio danno in dotazione spade e pistole di plastica, mitra giocattolo che si trovano sulle bancarelle delle fiere.

domenica 11 ottobre 2009

Sopravvivenza della specie: soluzioni nuove a vecchi problemi

Secondo i numi della medicina del CNR e di Roma Tor Vergata, un uso prolungato della cannabis potrebbe interferire con la nascita degli spermatozoi. E mi immagino questo corteo di coetanei (tutto bonghi e chitarre, sigarette da ridere) che alimenta falò, sfumazza e fa seppuku sulla spiaggia. Senza dubbio, è il più allegro dei suicidi rituali.

mercoledì 30 settembre 2009

Guida galattica alla città di Oik (20)

Nel backyard del palazzo, ci sono tre santi con indosso cotte scure, che danno loro una fisionomia mefistofelica, da superricercati kryptoniani. San Giovanni Decollato ha la testa sotto l’ascella, adagiata sull’avambraccio, come un damerino; nonostante il grave handicap, ha la testa sulle spalle […].

domenica 13 settembre 2009

Aphorisms for Dummies

Se Dio esistesse davvero, non avrebbe permesso agli uomini di inventarlo.

lunedì 31 agosto 2009

Guida galattica alla città di Oik (19)

Il vescovo giace riverso al suolo, illuminato da una fetta di luce lunare. Una polla di sangue nero e denso come caramello gli goccia dalla testa spaccata, si spande pian piano sul pavimento […].

giovedì 13 agosto 2009

Changeling

changeling ‘bambino delle fate’: «“[…] Sai cos’è un changeling?” […] “È una leggenda celtica. […] A volte gli elfi rapivano un bambino nella culla e lo sostituivano con un piccolo della loro specie. […]”» (SU 169) – anglismo elisabettiano. Sempre corsivo, è in Salvioni 1988: 50: «Bisognava attuare un preciso cerimoniale; […] la moglie, afferrato il changeling […]»; in Corsani (1979: 162) e Celenza (1934: 212), sembra ancora bloccato nel ghiaccio della glossa, nel limbo del paratesto.

venerdì 31 luglio 2009

Guida galattica alla città di Oik (18)

Io e il Menecacci ci allontaniamo dalla pioggia di fuoco, risate e insulti che riempie il cielo della cattedrale. Scendiamo gli scaloni nella notte, sotto la luna bianca e gonfia come ventre di rana, e cerchiamo riparo sotto i portici, davanti al portone del palazzo vescovile […].

domenica 19 luglio 2009

Disoccupati nello spazio

Quarant’anni fa, siamo atterrati sulla luna. Nel 2020, arriveremo su Marte. Il Pianeta Rosso sarà un sogno, come la California negli anni della Grande Depressione. Orfani e vagabondi vi giungeranno su astronavi scalcagnate, si insedieranno nei suoi deserti polverosi; ne violeranno le foreste pietrificate, sacre a qualche bizzarra religione animista. Cercheranno di formare un sindacato, ma avranno troppo bisogno di lavoro, e ci rinunceranno. I padroni spaziali gli abbasseranno il salario.

martedì 30 giugno 2009

Guida galattica alla città di Oik (17)

Mentre i piccoli chierici, dopo la funzione, sbaraccano l’altare, il Menecacci realizza il benedetto servizio fotografico. Confessionali, banchi, sedie, candelieri: tutto è visualizzato e messo a fuoco, per il piacere della nitidezza […].

mercoledì 24 giugno 2009

Fortuna

Ho amato una ragazza che era l’immagine della fortuna (occhi spruzzati d’oro, vestito a fiori di primavera). L’ho amata un po’ a caso, senza farmene accorgere (così amano gli uomini: come se l’effusione fosse tempo sprecato). Persa la ragazza, mi è rimasta la fortuna, ma senza la ragazza serve a poco: se la volete, ve la regalo.

domenica 31 maggio 2009

Guida galattica alla città di Oik (16)

Finalmente, il coraggioso Menecacci mi raggiunge. Dalla porta principale, medagliato da attrezzi fotografici, entra nella cattedrale, si avvicina e saluta Don Giusquiamo. “Allora, lo facciamo questo servizio fotografico?” Il don gli risponde di sì, ma aggiunge che prima dobbiamo aspettare la fine della funzione serale. Pungolati nel nostro acristianesimo, ci sediamo buoni buoni su una panca, mentre Don Giusquiamo si avvia verso l’altare […].

martedì 12 maggio 2009

Vendetta

La settimana scorsa, dalla lontana Hong Kong, Margaret Chan dell’OMS ha lanciato un allarme: l’influenza suina si potrebbe fermare per poi tornare più forte di prima, spinta da un desiderio di vendetta. “Una seconda ondata” ha detto l’hongkonghese “sarebbe la più grande epidemia che il mondo abbia affrontato nel XXI secolo.” Ma il secolo è iniziato da appena nove anni: alla porca influenza piace vincere facile.

giovedì 30 aprile 2009

Guida galattica alla città di Oik (15)

Avevo appuntamento qui davanti, ma il coraggioso fotografo Menecacci è in ritardo, così decido di entrare da solo. La cattedrale ha tre portali, uno al centro e due laterali. Entro dal portalino di sinistra, e mi faccio inghiottire dalla navata oscura dove, se ben ricordo (ma ricordo male), sono stato battezzato. È difficile descrivere il buio che stagna nella navata: leggii, catafalchi, cupezze; fiammelle, bugie, buchi neri […].

martedì 28 aprile 2009

Primavera

Se poi non si sa più di che parlare, anche sul blog si parlerà del tempo. Quindi, parliamo un po’ di questa primavera floscia, inflorida – primavera smorfiosa, dalla lacrima facile, che ci inzuppa e ci cambia d’abito. Guardiamo ancora la pioggia, come due bravi replicanti dickiani; prendiamoci la pioggia finché cade, prima di sentirne la mancanza.

martedì 31 marzo 2009

Guida galattica alla città di Oik (14)

Sotto le malenuvole di un’alba precomunale, il possente Vivaudus Bellingerius e il suo nuovo amico Samholdanach uscirono a ozioseggiare da qualche parte in collina, parlando delle novità del momento (le profezie intorno all’anno Mille e la rotazione triennale delle colture) […].

domenica 22 marzo 2009

Legnaioli

Oggi guardavo contristato il pino nel giardino di Ragnardo: un giorno sarà vecchio, bisognerà tagliarlo e cadrà certamente sulla casa. Mio padre mi ha spiegato che quel giorno verranno dei grandiosi legnaioli: prima lo sfronderanno, lasciando i rami come pioli di una scala; ci saliranno e lo taglieranno pezzo per pezzo, partendo dalla cima. Che immagine fantastica! Il giorno che verranno i legnaioli, mi sento che sarò di buonumore, e scenderò volentieri in giardino per incontrarli.

sabato 28 febbraio 2009

Guida galattica alla città di Oik (13)

Al sicuro nelle ombre del Museo dei Mastri Ferrari, cerchiamo di capire chi ci ha salvato: sono due individui incappucciati in saî bianchi monacali, che sembrano usciti dalla copertina di un compact disc di canti gregoriani. Si tolgono i cappucci e si presentano: sono i proprietarî del Museo dei Mastri Ferrari, i fratelli Andrea e Filippo Ferrari. A vederli con occhio superficiale non sembrano nemmeno fratelli, sono completamente diversi […].

martedì 17 febbraio 2009

Rana

Avendo appartenuto troppo tempo a una tribù di ludologi e musicisti provinciali, sogno talvolta di svincolarmi, parlare da smemorato a tutti i cittadini. So che a dare un valore civico alle proprie parole si può fare la figura degli stupidi, però chi si è fatto re del clan, senza mai confrontarsi con l’esterno, rischia di fare la fine della rana in fondo al pozzo, che non conosceva l’immensità dell’oceano (cfr. lo showdown tra Caio e Kenshiro, in «Ken il Guerriero» n. 34, 20 febb. 1994, p. 123).

sabato 31 gennaio 2009

Guida galattica alla città di Oik (12)

La vampa di calore sulla soglia del museo assale le lenti dei nostri occhiali. Nel periodo di appannamento degli occhiali, i casi sono due: o si terge il vapore dalle lenti con un fazzoletto, o si aspetta che le lenti si spannino spontaneamente. Scelgo la prima opzione e chiedo un fazzoletto di carta al Menecacci […].

venerdì 16 gennaio 2009

Concordia

A chi mi chiedesse informazioni sulla RLO (Repubblica delle Lettere On-line), risponderei così: “Non so niente di quello che succede in quel mondo, sono tutti lì che litigano”. Nell’ambito dei blog letterari, ho pretese da utopista: auspico concordia tra i blogger, e pace tra i commentatori; io, per me, sarei per il Partito del blog unico.

domenica 11 gennaio 2009

Anagrammi

Non si sa chi abbia davvero inventato l’alfabeto, quel che è certo è che alle volte sembra un essere vivente. Per via anagrammatica, si scopre che nomi e cognomi genuinamente contengono remi. P. es.: a un tifoso nerazzurro, il grande Ibra suggerirà partite entusiasmanti (“Zlatan Ibrahimovic: match vibrazionali”); un bianconero, invece, lo allontanerà da sé come un traditore (“Zlatan Ibrahimovic: lombrichi avanzati”).

venerdì 9 gennaio 2009

Invettiva

Rileggo la vecchia invettiva di Simone Battig: ho la visione dell’editoriato italiano, pieno di agenti, critici, giornalisti, editor ed editori indegni ed esterofili, ma soprattutto di scrittori bifronti, occupati non tanto in libri propri quanto in lavori e affari collaterali (blog, dibattiti, festival, interviste, reading, riviste, scuole di scrittura, difesa di meschine posizioni di potere). E ho la visione di Battig, autore quasi estinto, panda, proteggendo, Alberto Fortis della letteratura.

lunedì 5 gennaio 2009

Cosmici coraggiosi guerrieri

Ormai lo sanno i sassi e lo so anch’io: la letteratura non è un giocattolo. Non un vuoto esercizio formalistico, né un expertise del gusto; letteratura è: scrittori potenti che gonfiano i muscoli e badano al sodo, al contenuto umano deflagrato, esploso nella vastità del cosmo. Però mi raccomando: siate sofisticati almeno un po’, attenti alla tradizione; affinate gli strumenti, perché cosmici si nasce, classici si diventa.

giovedì 1 gennaio 2009

Pasto di Capodanno

Oggi, per pranzo, ho avuto gamberoni in salsa cocktail, pâté de foie gras, cannelloni, stinco in casseruola con contorno di patate e lenticchie di Castelluccio, macedonia e cannoli siciliani, un calice di Gattinara Riserva 2001. Ed è tutta salute.