Questo libro mi dà fiducia nelle autobiografie. Tutte le vite – tra dolori, illusioni, schegge di storia e personaggi carismatici (qui: il signor D. e Monocolo di Carbonio) – sono leggibili. Lo stile di Castellini è semplice, un po’ dilettantesco, ma efficace.
* E. Castellini, La parte fresca del cuscino, ATì Editore, Rho 2004.
lunedì 27 febbraio 2006
La parte fresca del cuscino
giovedì 23 febbraio 2006
Che viaggi, per esempio
Oggi ho letto tutto un testo¹ di Arbasino, cosa che di solito non succede mai – ogni volta che lo ascolto, come dire, mi estranio (mi succede anche con certi amici logorroici). Consiglia agli scrittori di superare i confini dell’intimismo dandosi ai viaggi: viaggi artistici e musicali, di persone e oggetti, ai crocevia dei destini tragici. Buon consiglio, no?
¹ A. Arbasino, Quando non c’era il “neo” o il “post”, in A. Casadei (a c. di), Spazi e confini del romanzo, Pendragon, Bologna 2002.
mercoledì 15 febbraio 2006
Zoologia
Leggendo l’atto fondatore dello Zoo (che non è Lo Zoo di Berlino), guardo la mia famiglia con gli occhi di un naturalista. Mio padre è un animale industrioso; dopo averla dotata di forno e librerie, oggi rinnova il tetto della casa di Ragnardo, per lasciare ai suoi piccoli una tana come si deve. Mia madre, mammifera, risparmia le forze, per poi fornire cibo e abiti al compagno, e a mio fratello, belva pigra e sonnolenta. Sono stanziali, ma con la bella stagione migrano in Sardegna.