A pranzo, i miei parenti vivi ricordano i morti. I furori bolscevichi di nonno Pèro, le buone maniere di nonna Antonia, le tettone di nonna Armanda e la rottura del femore di zia Rina rivivono in aneddoti spiritosi; i morti chiamati in causa si radunano intorno al tavolo per ascoltare. Mentre i vivi sparecchiano, i morti rubano qualche briciola di pane: non si sono ancora disabituati alla vita.
Il disagio nell’AgorÀ
1 giorno fa
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