mercoledì 30 gennaio 2008

Esecuzione

Se osservo i problemi collettivi, sono un pessimista tra i primi; se considero quelli privati, mi prende un ottimismo lennoniano, un po’ naïf, che mi fa dire: “Andrà tutto bene”. Sono il protagonista di un’esecuzione: l’involuzione della mia specie è il mio nodo scorsoio, la fede in un buon futuro per me e per i miei cari continua a far girare le mie gambette in aria. Così me ne sto in pace, sospeso tra i due estremi come un impiccato felice.

venerdì 25 gennaio 2008

Il Clemente filologo

Leggendo Andrea Tarabbia (che a sua volta legge Georgia), scopro che la poesia di Neruda letta ieri al Senato da Clemente Mastella, capo dell’UDEUR (Unione Democratici per l’Europa), non è di Neruda. Il sonno della filologia genera i mostri della politica.

mercoledì 23 gennaio 2008

Quattro giorni per non morire

Immagine di Quattro giorni per non morire

Un libro di ricordi e avventure tra la Liguria e il Sudamerica. Magliani è un narratore potente e veloce; perfino la scabrosità del paesaggio ligure è resa con tratti rapidi, al servizio del racconto. Forse in un punto è un po’ patinato (“Questo merlo l’altro ieri mi ha rievocato una cosa, uno dei flash più chiari e crudeli della mia infanzia”, dittologia infelice in un discorso diretto) – ma è pura cattiveria: il libro è buono.

* M. Magliani, Quattro giorni per non morire, Sironi, Milano 2006.

mercoledì 16 gennaio 2008

Paraculi

Daniel Barenboim, musicista israeliano, suona spesso per i palestinesi, che gli hanno dato la cittadinanza onoraria. Barenboim dice che tra i due popoli può regnare concordia, e l’occupazione deve finire, ma ammette poi di non sapere come, non essendo un politico ma un musicista. Di solito gli artisti umanitari, impegnati nei massimi problemi, messi alle strette fanno gli ingenui o gli spiritosi. Sembra sempre che abbiano idee geopolitiche un po’ vaghe, e che siano fondamentalmente dei paraculi.

martedì 15 gennaio 2008

Anima

Oggi potrei scrivere qualcosa sulla moratoria sull’aborto, e sui preti, e sulle partorienti, e, soprattutto, su quando di preciso inizia l’anima immortale. Ma non lo farò. Sapete, non a tutti piace scrivere di niente.

venerdì 11 gennaio 2008

Evocativi

I toponimi sulla mappa delle terre selvagge di Bard’s Tale III: Old Dwarf Mine, Sulphur Springs, Twilight Copse; Shrine, Shadow Rock, Vale of Lost Warriors; Scrapwood Tavern, Refugee Camp; Cold Peak, Crystal Spring, Ruins of Skara Brae.

Boutade

Franco Giordano, segretario del Partito della Rifondazione Comunista, ha trovato una misura a favore dei piccoli risparmiatori: “Vi stupirà, ma proporrò una delle cose che ha fatto Sarkozy.” Vincenzillo, malignamente, si chiede: “Ciascun metalmeccanico avrà il diritto di mettere incinta Carla Bruni?”

mercoledì 9 gennaio 2008

Una domanda a Ernesto Aloia

Mi sembra che i personaggi dei tuoi racconti, e de I compagni del fuoco, impegnati come sono in affari e finanza, appartengano tendenzialmente alla middle class (vado a memoria, correggimi se sbaglio). È una scelta naturale (sono modellati su persone reali, del tuo stesso milieu sociale) o ragionata (ci sono dei personaggi che vuoi evitare, tipo i lavoratori dei call centers)? Insomma, come scegli i personaggi? Puoi rispondermi nei commenti o sul tuo blog.

sabato 5 gennaio 2008

Criscito in prestito

Sono contento della Juventus di Claudio Ranieri, che assomiglia molto a quella di Marcello Lippi del ’94-’95, potente e veloce, con grande spirito combattivo e un desiderio tignoso di vittoria. Però, che non sia capace di trattenere Criscito per un anno intero, questo non mi fa dormire la notte.

giovedì 3 gennaio 2008

Famiglia

A Capodanno è morta una scrittrice; il figlio l’ha colpita con una bottiglia di spumante, e le ha tagliato la gola con un coltello. È il genere di notizie che bisognerebbe sottoporre a Joseph Ratzinger tutte le volte che impone ai suoi sudditi l’istituto della famiglia – che non è sempre un luogo buono e caldo, ma può rappresentare un nucleo freddo e distruttivo; anche qui, i custodi possono allentare la sorveglianza, e i demoni insinuarsi facilmente.

martedì 1 gennaio 2008

La salute di Contrada

L’Italia è incerta sulle condizioni di Bruno Contrada. Bruno Contrada non si fa illusioni: confida al senatore Emiddio Novi (che è andato a visitarlo al Cardarelli di Napoli) che la giustizia lo vuole morto in cella; ma aggiunge che non chiederà la grazia: si farà bello della morte in carcere, certo com’è di essere innocente. L’ex dirigente del SISDE (Servizi per l’Informazione e per la Sicurezza Democratica) ritiene che in Italia la giustizia si fidi più dei pentiti che dei poliziotti.