È l’autobiografia di un vero fascista, pieno di tic futuristi e incapace di qualsiasi forma di autoironia. Non parla del periodo storico, tace i nomi dei personaggi, dà per scontate tutte le informazioni che di solito danno un senso a un’autobiografia. Tuttavia, è così privo di senso del ridicolo da sembrare simpatico, e riesce a trasformare se stesso in un personaggio romanzesco.
* V. Beonio-Brocchieri, Pigliatemi come sono: Autodenigrazione di un filosofo volante, Todaro, Lugano [1941¹] 1998.
martedì 25 aprile 2006
Autoincensamento di un filosofo volante
Pubblicato da Andrea Tullio Canobbio alle 17:38
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