sabato 23 luglio 2005

A che età si può smettere di andare sulle giostre

Dieci anni fa: Andora, vicino ad Alassio; le tredicenni dipingono sulla sabbia con le sigarette spente. Lascio la spiaggia: tra gli alberi c’è un parco giochi deserto. È un’occasione da non perdere! Salgo la scaletta dello scivolo e mi lascio andare. Rimbalzo sulla lamiera scintillante e cado di culo all’estremità inferiore. Mi rialzo, mi allontano con circospezione; per il resto della vacanza, nascondo il dolore al coccige.

venerdì 15 luglio 2005

Menecacci

Tra i miei amici ci sono anche e soprattutto Giordi e Walter, i fratelli Menecacci; sono uguali: magri, biondi e glabri. Li ho conosciuti in piscina: salivano sul trampolino da tre per scaracchiare sulle teste di sotto; poi andavano sui go-kart a Forte dei Marmi, come Fernando Alonso. Con il tempo sono molto cambiati ma, adesso che ci penso, Giordi, l’ultima volta che l’ho sentito, mi ha invitato con loro ai go-kart.

lunedì 11 luglio 2005

Una domanda al Dottor D.

Il Dottor D. a tutt’oggi è a capo di un’organizzazione, la BAB (Bothered About Benni), che promuove campagne contro la pochezza culturale, intellettuale e stilistica dello scrittore bolognese. In un commento a un vecchio post di Massimo Morelli, il Dottor D. definisce Benni come “una delle figure più odiose e esiziali della scena letteraria italiana”. Dottor D., perché tanto odio?

sabato 9 luglio 2005

Scarpe

Ho sempre voglia di camminare su scarpe fantasiose, come Johnny Suede. A volte ho dei problemi: qualche tempo fa, per esempio, le mie scarpe a punta color melanzana mi hanno procurato un ematoma; è un gonfiore azzurrastro, che cerco di curare con il riposo e strani gel rubineggianti. La mamma ha approfittato della mia prostrazione per strapparmi un involontario cenno d’assenso e buttare via le scarpe.

martedì 5 luglio 2005

Teppismo e basta

Dieci anni fa: cammino di notte vicino al Kursaal con Scattone, Gibi e Cri. Cri, poco saggia, risponde senza garbo ai complimenti di cinque o sei teppisti; naturalmente, questi si arrabbiano e ci inseguono. Ci rifugiamo da Pandi, poi Scattone recupera la Batmobile e ci porta a Moirano; qui Gibi si calma e meno male perché a bella prima voleva lavare l’offesa con il sangue, come un personaggio di Tolstoj.