lunedì 30 novembre 2009

Nessun letto per Speedy Gonzaga

Questa è la storia di Speedy Gonzaga e della sua controparte malefica, il Formaggio con gli Stivali. Tutto cominciò il primo d’aprile nella città gialla, dove Speedy aveva il suo quartier generale. Erano gli anni della corsa agli armamenti, e il nostro eroe era in veranda a lucidare minuziosamente la sua fida mitraglia […].

venerdì 13 novembre 2009

Land of Cockayne

A chi mi chiede se siamo nell’era dell’abbondanza, rispondo che siamo piuttosto nell’era della disponibilità. L’era dell’abbondanza è sempre stata un sogno, indotto da trip religiosi o folclorici. Non credo che agli occhi del popolo bue tutte le merci siano delizie di Cuccagna. Forse i consumatori sono più critici di quanto comunemente si pensi, e non credono più che il petrolio si riproduca da solo nelle viscere della terra.

L’italiano e le lune di Giove

Vedo affinità tra gli italianisti all’estero e gli esploratori colonialisti. Audaci e carismatici partirono e piantarono bandiere della lingua in altri mondi. Ma la patria oggi li trascura, come l’Italia appena postunitaria trascurava i suoi esploratori alla fine dell’800. Gli italianisti patiranno un po’, poi se ne infischieranno. Troveranno altre terrae incognitae; porteranno la lingua nello spazio, dal piccolo Mercurio ai giganti gassosi oltre la snowline, linea delle nevi perenni planetaria.

martedì 3 novembre 2009

Allunaggi (7 di 7)

E finalmente sono anche dubbioso de La voce della luna di Fellini. Forse perché non riesce a catturare del tutto lo spirito del libro che ha copiato, Il poema dei lunatici di Ermanno Cavazzoni, che è meno onirolirico e più disorientato, celatiano. E poi, miei cari film, dovete smetterla di fagocitare i libri, ormai avete cent’anni, cercate di mollare le sottane della letteratura e cavarvela da soli.

Allunaggi (6 di 7)

La lune ne garde aucune rancune”, cantavo come Eliot in Rapsodia su una notte di vento. Era sedici anni fa: rifiutato dalle ragazze, mi aggiravo per le vie con il naso all’insù, affondato nella scollatura della luna benevola, da vero figlio di madre natura. L’anno successivo, cogliendomi di sorpresa a limonare vigorosamente con alcune mie coetanee, la luna si è offesa: “Ah ma allora è così, sono solo un ripiego!” Da allora fu per me solo la luna, la luna rancorosa.

lunedì 2 novembre 2009

Allunaggi (5 di 7)

Laborintus di Edoardo Sanguineti è la perfetta applicazione del motto avanguardista di ogni tempo: “Uccidiamo il chiaro di luna”. Nella raccolta non c’è traccia della luna tradizionale, ma solo un’agghiacciata geografia lunare.

domenica 1 novembre 2009

Allunaggi (4 di 7)



La quarta luna è la balena dolce luna di De André e De Gregori. Luna mobydickiana, acquattata di notte all’orizzonte marino. Volume 8 (ma si dice ottavo) è il disco di De André che molti dei miei amici preferiscono. Non so perché. È un disco sbilanciato. Però è il più dylaniano/coheniano di De André, e forse questo è un punto a suo favore.