venerdì 25 gennaio 2008

Il Clemente filologo

Leggendo Andrea Tarabbia (che a sua volta legge Georgia), scopro che la poesia di Neruda letta ieri al Senato da Clemente Mastella, capo dell’UDEUR (Unione Democratici per l’Europa), non è di Neruda. Il sonno della filologia genera i mostri della politica.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Beccato! Ricordavo che da qualche parte avevo visto un tuo blog. Questa di Neruda/non Neruda è molto carina e calza a pennello per un mio nuovo post. Posso citarti? Posso linkarti?

Andrea Tullio Canobbio ha detto...

Ciao Rosa Maria, benvenuta nel club ;)
Certo che puoi citarmi/linkarmi. A presto!

Cano

BitLit ha detto...

Intanto ti ho linkato!
Ciao
Rosa Maria

BitLit ha detto...

... e adesso ho pubblicato il post su Neruda. Grazie per avermi trasmesso una buona idea!

Andrea Tullio Canobbio ha detto...

Grazie a te, sei stata molto gentile!