Per i pensionati e per i babyschiavi, per i dee jay e per le casalinghe, per i poveri impiegati e per i manager aziendali: per chi vuole liberarsi dall’angoscia quotidiana, la città di Oik è la meta ideale. Lo sappiamo bene io e il coraggioso fotografo Menecacci, che, per riaverci dalle nostre disavventure legaiole, andiamo a prendere il gelato vicino agli impianti termali […].
domenica 11 maggio 2008
Guida galattica alla città di Oik (6)
Pubblicato da Andrea Tullio Canobbio alle 11:45
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