lunedì 28 aprile 2008

Silenzio

In un aureo libretto¹, De Mauro distingue silenzio e tacere. In latino, silere è una stasi: silent le piante non ancora in germoglio, le uova in incubazione, la notte; tacere, al contrario, è una scelta deliberata: secondo una fantasiosa etimologia desaussuriana, è affine al verbo armeno t’ak’čim “mi nascondo”. Questo è proprio il mio caso: tutto quello che taccio è una fitta realtà; i miei silenzi sono rumorosi.

¹ T. De Mauro, Ai margini del linguaggio, Editori Riuniti, Roma 1984, pp. 28-29.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

De Mauro è un grande. Su Internazionale tiene una rubrica molto interessante sui neologismi. Questa settimana parla degli "spin doctors" (non il gruppo, eh).

R4

Andrea Tullio Canobbio ha detto...

Non lo sapevo; grazie, leggerò quel che ha da dire sui dottori del raggiro. Comunque, anche il gruppo mi sarebbe andato bene, eh! Li ho visti in concerto a Milano il 6 nov. 1994. Certo, non comprerei mai un loro disco, ma dal vivo avevano un bel groove.