Agli italiani insensibili al bacio dell’aurora referendaria, rammento che il referendum non è un dovere, ma un diritto. E rinunciare ai propri diritti, di questi tempi, non è un bene.
sabato 11 giugno 2011
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Agli italiani insensibili al bacio dell’aurora referendaria, rammento che il referendum non è un dovere, ma un diritto. E rinunciare ai propri diritti, di questi tempi, non è un bene.
Pubblicato da Andrea Tullio Canobbio alle 21:14
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