D: – Più in generale, colonnello, qual è il suo rapporto con la politica? Lei non si è mai iscritto né al partito comunista, né a nessun altro.
R: – A quei tempi lì, nel campo politico, si andava creando una nuova tendenza a calcare la mano sull’apoliticità dell’intellettuale. Ora, in primo luogo, bisognerebbe chiarire un mondo di concetti oggettivamente difficili da capire e inaccessibili ai più, quali erano appunto quelli di “apoliticità” e “farsi gli affari propri” […].
Il disagio nell’AgorÀ
10 ore fa
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