Al ginnasio ero un semplice geek, un Uomo Inesistente, ma i miei compagni di banco, i Biechi Blu, mi presero in simpatia. Erano inesorabili, quei Biechi Blu, dei veri enfants terribles. Un dì, il bidello ci distribuì il bando del Concorso di Poesia del Convento di San Speusippo. I Biechi Blu scrissero di getto una poesia sulla luna, che iniziava così: “Trita e ritrita, tremula luna | troia importuna […]”. Eravamo tutti un po’ scapigliati, a quei tempi.
Il disagio nell’AgorÀ
22 ore fa
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