Avevo appuntamento qui davanti, ma il coraggioso fotografo Menecacci è in ritardo, così decido di entrare da solo. La cattedrale ha tre portali, uno al centro e due laterali. Entro dal portalino di sinistra, e mi faccio inghiottire dalla navata oscura dove, se ben ricordo (ma ricordo male), sono stato battezzato. È difficile descrivere il buio che stagna nella navata: leggii, catafalchi, cupezze; fiammelle, bugie, buchi neri […].
giovedì 30 aprile 2009
Guida galattica alla città di Oik (15)
Pubblicato da Andrea Tullio Canobbio alle 20:26
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