Jacopo De Michelis mi ha inviato il libro di Fagioli, un interessante romanzo epistolare; il protagonista è un artista fallito che parla una lingua eminentemente letteraria, con qualche lampo colloquiale. La scelta linguistica, applicata alle raccomandate e alle opere di land art, è esilarante, ma (se posso permettermi) non molto duttile – la descrizione dei sogni degli animali, per esempio, ne è appesantita.
* F. Fagioli, Un certo senso, Marsilio, Venezia 2007.
Il disagio nell’AgorÀ
1 giorno fa
4 commenti:
Anch'io sto leggendo il romanzo di Fagioli, e devo dire che mi sta divertendo parecchio.
(R4)
Anche io amo i fagioli... mamma mia chi ha shiftato... aprite quella porta cazzpero@!
Come va virile Andrea
ma per favore togli questa cosa dei post che devono essere approvati dal blogger, fa molto fascio
@ R4
Sì, è quasi sempre divertente.
@ Cristian
Ciao, glorioso Cristian! Io sto bene, e tu? Eh, la cosa dei post devo tenerla o mi ritrovo pieno di spam.
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