Secondo Roberto Beccantini, Ibrahimovic “associa la raffinatezza del ballerino alle volgarità del gangster”¹. La formula è azzeccata, ma perfettibile. Certo, Zlatan può risparmiarsi le testate vere o finte e le smanacciate su Cordoba, ma quando è in possesso di palla la sua tecnica raffinata è tutt’uno con la sua arroganza. Ibrahimovic è grande perché gioca come un teppista.
¹ «La Stampa» Speciale Sport, 21 maggio 2005.
Il disagio nell’AgorÀ
20 ore fa
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