mercoledì 14 marzo 2012

Di buon passo

Oggi pomeriggio, svelto come sempre, me ne andavo dritto a casa dalla stazione di Sidi Messaoud (inseguito, tra l’altro, da due volonterose laureande). Poiché qui in Tunisia i ritmi sono blandi, mi chiedo se i locali mi giudichino pazzo. Forse si chiederanno se mi abbia dato di volta il cervello, diranno guarda quell’italiano come corre, dev’essere matto, matto come un cavallo da quattro soldi. Ma se chiedessero spiegazioni, li tranquillizzerei: infatti, corro solo perché ho fretta di riposarmi.

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