A fine aprile 1998, mi tagliai la barba, tenendomi un paio di lunghi basettoni. L’effetto fu prodigioso: persi il tacco sinistro a Principe sulle scale mobili, divenni il folle zoppo della pioggia, e vissi altre belle avventure. Quando gli amici, la sera all’Haiti, mi videro da lontano, urlarono: – Guarda, arriva Clint Eastwood!
Ero soltanto io, e sarebbe uno stolto chi dicesse il contrario. Ma, grato di essere stato paragonato a lui per un istante, dedico questo ricordo al novello ottuagenario.
Un racconto inedito su calibano
19 ore fa
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