sabato 8 dicembre 2007

Fecondità

A parte il fatto che non ho la certezza della mia fecondità – un po’ di tempo fa, il nobile Piero mi diceva che, probabilmente, noi che eravamo bambini al tempo del disastro di Chernobyl siamo anche sterili – una cosa posso dirla con convinzione: non vorrei decidere di avere un figlio sull’onda di una delusione.

3 commenti:

Seia Montanelli - Relazioni Pubbliche Stilos ha detto...

In effetti non mi pare la motivazione giusta. A pensarci bene, non mi vengono in mente dei buoni motivi per fare dei figli, se non il desiderio di amarli e di farli crescere, nonostante tutto, felici.
Certo poi, l'idea di qualcuno a cui tramandare i miei bellissimi occhi, m'intriga non poco :-)

Andrea Tullio Canobbio ha detto...

Cara Seia, ti capisco. Io ho degli anonimi occhi neri, ma, nel mio corredo genetico, potrebbero esserci degli occhi azzurri, che potrebbero mostrarsi nei miei discendenti (naturalmente, in presenza di una partner con un genotipo adeguato, se il mendelismo non è un’opinione). Diversamente da te, sono intrigato dalla possibilità di avere un figlio con degli occhi diversi dai miei.

Claudia B. ha detto...

Diversamente da voi (tertium datur...), sono intrigata dalla possibilità di non tramandare affatto il mio corredo genetico: questo è uno dei desideri che porto con me da quando ho memoria ed è bello sapere che lo realizzerò.