Nell’andata dei quarti di Coppa Italia, la Juve ha segnato il 2-2 sull’Inter grazie a Jean-Alain Boumsong. Alla fine mi ero affezionato a questo difensore pasticcione, che ci ha aiutato a risalire dalla B. Forse non aveva il senso della posizione, basilare nel calcio, gioco di geometria. Ma nell’ultima partita, da bravo laureato in matematica, ha pareggiato i conti con un gol decisivo, il suo regalo d’addio. Che poi la Juve, al ritorno, abbia buttato via il regalo, be’, questa è un’altra storia.
venerdì 1 febbraio 2008
sabato 5 gennaio 2008
Criscito in prestito
Sono contento della Juventus di Claudio Ranieri, che assomiglia molto a quella di Marcello Lippi del ’94-’95, potente e veloce, con grande spirito combattivo e un desiderio tignoso di vittoria. Però, che non sia capace di trattenere Criscito per un anno intero, questo non mi fa dormire la notte.
lunedì 17 dicembre 2007
Regali
Durante le vacanze natalizie, forse verrò nelle vostre case. Sulla spalla destra, avrò il sacco di mele e noci d’oro per i bambini buoni (i bianconeri che tifano modestamente per la propria squadra); sulla sinistra, il bastone per quelli cattivi (i milanisti che si vantano per le vittorie intercontinentali).
sabato 15 dicembre 2007
Acquisti
Dopo aver seminato osservatori nei campi di tutto il mondo, la Juventus è pronta a iniziare il raccolto. Secondo «La Stampa», il primo acquisto è lo svedese Albin Ekdal, giovane centrocampista dell’IF Brommapojkarna. Ottimo, direi!
mercoledì 27 giugno 2007
Calciomercato
Sono in pena per Criscito: da un lato, nessuno dei giornalisti lo ritiene un difensore centrale (l’altro ieri, Sconcerti ha scritto sul «Corriere» che la Juventus ha “tre terzini sinistri: Criscito, Molinaro e Chiellini”), dall’altro, nessuno degli uomini mercato bianconeri lo vede titolare (o non si ostinerebbero a trattare il costoso Gaby Milito). Se il centrale titolare non è lui, perché toglierlo al Genoa? Questo io medito gravemente in un alloggio ferrarese, innervosito dalle zanzare.
giovedì 15 febbraio 2007
Lupi
Duemila anni fa, i lupi si riunivano in associazioni. Sacrificavano capre e cani tra le risate generali, correvano in tondo e colpivano chi gli capitava a tiro con le strisce di pelle degli animali uccisi, in una rustica alleanza formata prima delle leggi e della civiltà. Oggi, dove sono finiti questi lupi così gagliardi? Niente paura, non si sono estinti: li si può ancora trovare in posti e a orari precisi. Per esempio negli stadi, sugli spalti, durante le partite di calcio.
mercoledì 29 novembre 2006
Disturbi visivi
Coppa Italia, Inter Messina. Al 32° del secondo tempo, Adriano (10) lascia il posto a Slavkovski (61). Per un attimo, mi sembra di leggere distintamente sulla schiena di Slavkovski il numero 01. Forse ho guardato troppe partite dell’Inter. Non fate come me: gufate responsabilmente.
domenica 9 luglio 2006
Meditazioni sullo scorpione (2 di 2)
Il microcosmo calcio è pieno di tipi originali: Raymond Domenech, per esempio, basa le sue scelte tecniche su previsioni astrologiche; non ha convocato Robert Pires perché nato sotto il segno dello Scorpione. Anche l’Italia è uno scorpione: speriamo sia il contrappasso delle sue manie zodiacali.
sabato 8 luglio 2006
Meditazioni sullo scorpione (1 di 2)
“L’Italia è come uno scorpione: sembra che dorma, poi all’improvviso ti ferisce”. Così dice Thierry Henry, chiamato a dare un giudizio sugli Azzurri. In effetti, nei giorni scorsi anche Gattuso ha detto qualcosa del genere (“Questa Nazionale rispecchia la figura del nostro c.t. […]. Ha il veleno addosso”). Essere temuti dagli avversari è molto bello, ma attenzione: lo scorpione è l’unico animale che può suicidarsi, tramite il proprio pungiglione.
martedì 27 giugno 2006
Catenaccio
Nei commenti ad Alieno, un anonimo inumano mi sfidava a parlare di Juventus. Ne parlo da tifoso un po’ nauseato (festeggiare l’ultimo scudetto specialmente mi è sembrato fuori luogo). Pensavo di rifarmi con le partite degli Azzurri, ma, a parte il fatto che sono tutte molto brutte, non posso guardare i vari Buffon, Cannavaro e Zambrotta senza pensarli con altre maglie. Qual è la via d’uscita? Difendere il mio diritto a tifare bianconero nonostante tutto, aspettando che la Juventus sia punita.
lunedì 15 maggio 2006
Damnatio memoriae
Ieri, la mia squadra del cuore, il Cagliari, ha concluso il suo campionato pareggiando dignitosamente con l’Inter. È stato un anno tormentato dall’incubo retrocessione, ma l’intervento del grande Nedo Sonetti e l’estro scintillante di David Suazo (neo-capocannoniere storico del club con 22 gol) ci hanno permesso di conquistare la salvezza tanto desiderata. Grazie, Cagliari!
sabato 26 novembre 2005
Undici figurine
Finalmente ho letto un libro per il formicaio di Alberto Giorgi. È la storia dei giocatori della Juventus Allievi, classe 1963. L’autore è bravissimo a tratteggiare i personaggi, le loro tecniche di gioco, le sedute di allenamento, la vita di spogliatoio, ma, inspiegabilmente, rinuncia a fonderli in un intreccio. Più che un romanzo, è la raccolta di figurine di una squadra alla quale, in termini calcistici, manca l’amalgama.
* M. Ternavasio, Undici, L’Ambaradan, Torino 2005.
lunedì 30 maggio 2005
Teppismo tecnico
Secondo Roberto Beccantini, Ibrahimovic “associa la raffinatezza del ballerino alle volgarità del gangster”¹. La formula è azzeccata, ma perfettibile. Certo, Zlatan può risparmiarsi le testate vere o finte e le smanacciate su Cordoba, ma quando è in possesso di palla la sua tecnica raffinata è tutt’uno con la sua arroganza. Ibrahimovic è grande perché gioca come un teppista.
¹ «La Stampa» Speciale Sport, 21 maggio 2005.
domenica 15 maggio 2005
Bambocci
Oggi contro il Parma la Juventus del mio idolo Zlatan Ibrahimovic può fare un passo avanti verso la conquista del ventottesimo scudetto; tutto ciò mi dà l’assist per confessare un grande imbarazzo: io tifo. Lo so, il consumo passivo di sport da parte degli italiani è graditissimo al potere; lo so, quasi tutti i calciatori sembrano bambocci viziati. Tuttavia, non riesco a buttarli via. Che vergogna!
mercoledì 16 giugno 2004
Sputi
I programmi sportivi sono in subbuglio: un esercito di legali si sta dirigendo in Portogallo per assistere Totti, reo di aver sputato su Poulsen in Danimarca Italia 0-0. Baseranno la difesa sull’assenza di sputacchiere a bordo campo.