domenica 5 agosto 2007

Flat and Cigarettes

Non più polmoni abbuiati dal catrame, non più minacce lette sui pacchetti: da cinque giorni ho smesso di fumare, o, meglio, di comprare sigarette. Ho chiuso nel baule dei ricordi le Camel che mi erano rimaste. Forse la mia salute non migliorerà, ma potrò rinvestire parte del budget tabagista nell’opzione Internet giorno e notte di FastWeb.

venerdì 13 luglio 2007

Oracolo

Io non so prevedere il futuro, ma martedì prossimo mi piacerebbe andare allo Spazio 211 ad ascoltare i Wilco, e portare i miei amici Luca e Cristiana con me. Aspetto solo che Claudia, la mia pitonessa, proferisca i suoi vaticini, ispirati dalle esalazioni di Alien di Thierry Mugler.

mercoledì 27 giugno 2007

Calciomercato

Sono in pena per Criscito: da un lato, nessuno dei giornalisti lo ritiene un difensore centrale (l’altro ieri, Sconcerti ha scritto sul «Corriere» che la Juventus ha “tre terzini sinistri: Criscito, Molinaro e Chiellini”), dall’altro, nessuno degli uomini mercato bianconeri lo vede titolare (o non si ostinerebbero a trattare il costoso Gaby Milito). Se il centrale titolare non è lui, perché toglierlo al Genoa? Questo io medito gravemente in un alloggio ferrarese, innervosito dalle zanzare.

martedì 26 giugno 2007

La mania per l’alfabeto

Immagine di La mania per l'alfabeto

Il libro è composto di materiali eterogenei – alcuni molto buoni (le pagine dedicate all’azienda di “conglomerato bituminoso”, o alla patologia del grafomane Michele) – che formano non so se un romanzo breve con inserti di altri testi o una raccolta di testi con una cornice romanzesca. Il montaggio è pretestuoso, e nuoce all’esordio di Marco, che forse avrebbe dovuto scegliere un genere più codificato, lontano da trucchi metaletterari.

* M. Candida, La mania per l’alfabeto, Sironi, Milano 2007.

lunedì 11 giugno 2007

Alter ego

La vera identità di Artur (o Atum), star del video portoghese (qui e qui) e testimonial della birra Sagres, è il mite architetto Pedro Araújo! Come faccio a saperlo? È molto semplice: prima di accettare il suo destino di salvatore dell’umanità, Pedro era il mio compagno di casa.

giovedì 24 maggio 2007

Fagioli epistolari

Immagine di Un certo senso

Jacopo De Michelis mi ha inviato il libro di Fagioli, un interessante romanzo epistolare; il protagonista è un artista fallito che parla una lingua eminentemente letteraria, con qualche lampo colloquiale. La scelta linguistica, applicata alle raccomandate e alle opere di land art, è esilarante, ma (se posso permettermi) non molto duttile – la descrizione dei sogni degli animali, per esempio, ne è appesantita.

* F. Fagioli, Un certo senso, Marsilio, Venezia 2007.

mercoledì 25 aprile 2007

Losing My Calvino

Ho creduto a Calvino fino a La molle Luna, il primo racconto di Ti con zero (1967). Il successivo L’origine degli Uccelli, con i suoi ghirigori fumettistici, mi sembra già aberrante. Mi chiedo come mai un narratore potente come Calvino, a un certo punto, abbia dissipato le sue forze nella costruzione di geometrie blande, di astrazioni anemiche. Non dico che non si possa fare, ma bisogna esserci portati.

sabato 31 marzo 2007

Un caos troppo leggero

Immagine di La sparizione

Emilia mi ha inviato un libro dall’ambientazione incantevole: Cupa Dormiglione, una specie di città invisibile calviniana, casa di tipi fiabeschi e originali. La trama è felicemente disordinata, la lingua è un po’ nebulosa ma efficace (anche se, a volte, la grammatica si ribella). Tuttavia, forse, Cupa Dormiglione si poteva fondare diversamente: su periodi larghi e mutevoli, al posto delle frasi brevi e leggere che la costituiscono.

* E. Santoro, La sparizione, Manni, San Cesario di Lecce 2006.

lunedì 5 marzo 2007

Eclissi

Sabato scorso, uscendo dal Melampo, ho alzato il naso al cielo di Vallerana, ma la luna, più che tinta di rosso, mi è sembrata piccola e sporca, come un uovo di serpente. Forse ho perso l’attimo dell’eclissi totale. Pazienza! Ho messo la sveglia tra vent’anni, la prossima volta non lo perdo di sicuro.

giovedì 15 febbraio 2007

Lupi

Duemila anni fa, i lupi si riunivano in associazioni. Sacrificavano capre e cani tra le risate generali, correvano in tondo e colpivano chi gli capitava a tiro con le strisce di pelle degli animali uccisi, in una rustica alleanza formata prima delle leggi e della civiltà. Oggi, dove sono finiti questi lupi così gagliardi? Niente paura, non si sono estinti: li si può ancora trovare in posti e a orari precisi. Per esempio negli stadi, sugli spalti, durante le partite di calcio.