Rispetto all’esordio, Novalis è più ricco, più largo nel tracciare ambienti e figure di un mondo povero, violento e oscuro. Lo stile è scarno e non privo di intoppi (qualche pagina non va, malgrado il labor limae segnalato nei credits), ma ha tensionalità: come Buoni propositi, ha un moto circolare ascensionale, da tragedia classica, dove gli eroi partono, scendono agli inferi e ne tornano dolenti come prima, ma con più qualità, quasi nobilitati.
* G. Fontana, Novalis, Marsilio, Venezia 2008.
Un racconto inedito su calibano
18 ore fa
Nessun commento:
Posta un commento