Precisamente una raccolta di prose giornalistiche (degli anni Cinquanta e Sessanta); è certo di mio gusto (il Lamento di un senza dialetto è molto bello), ma devo confessare che mi aspettavo qualcosa di più vulcanico – che è poi quello che si cerca nelle pagine sparse dei grandi: un vulcaneggiare, uno stile un po’ svelto, sbottonato, diverso da quello dei romanzi, compagini testuali dove tutto è più pensato, più ingessato.
* O. Ottieri, Cronache dell’al di qua, Avagliano, Cava de’ Tirreni 2005.
Un racconto inedito su calibano
16 ore fa
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