Il libro di Tossani è ricco e originale: è costruito su accostamenti di opposti (la magrezza di Bon, la grassezza di Maria; la normalità di Dom, la stranezza di Angelica; la pesantezza dei sassi e la leggerezza dei palloncini) che fanno esplodere la trama in piste surreali. Lo stile duro e tenero del valdobbiadenese mi piace, anche se dice un po’ troppe parolacce.
* R. Tossani, I sassi vanno matti per le sasse, Zandegù, Torino 2006.
Gaza, il loro grido è la mia voce
2 giorni fa