tag:blogger.com,1999:blog-8776028.post4691326635517383008..comments2023-05-12T14:05:36.654+02:00Comments on Trappola per topi: Una domanda a Ernesto AloiaUnknownnoreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-8776028.post-56601747207075672802008-01-18T12:09:00.000+01:002008-01-18T12:09:00.000+01:00Lo so, è il mio trend per il 2008. )Lo so, è il mio <I>trend</I> per il 2008. )Andrea Tullio Canobbiohttps://www.blogger.com/profile/00237429761589294196noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8776028.post-17285094846477294532008-01-18T12:05:00.000+01:002008-01-18T12:05:00.000+01:00Ma lo sai che sei diventato un vero rompipalle?!Ma lo sai che sei diventato un vero rompipalle?!cristianaeffehttps://www.blogger.com/profile/01962699074514954243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8776028.post-91515619765350798132008-01-18T10:34:00.000+01:002008-01-18T10:34:00.000+01:00Non li ho letti, ma mi sembrano dei reportage – e,...Non li ho letti, ma mi sembrano dei reportage – e, nei reportage, per forza i personaggi non sono stereotipi: sono persone reali! Mi riferivo alla narrativa; mi sembra che l’editoria abbia individuato un filone di “letteratura del precariato” (<I>Cordiali saluti</I> dello stesso Andrea Bajani, <I>Pausa caffè</I> di Giorgio Falco, <I>Vita precaria e amore eterno</I> di Mario Desiati, <I>Voice Center</I> di Zelda Zeta, eccetera), e io, quando l’editoria individua un filone, mi offendo a morte.<BR/><BR/>P.S. Vedo che Armando Ceste pubblica per la EGA – fai pubblicità ai libri della tua casa editrice? Buffona! Ma io ti voglio bene e, se l’hai curato tu, ti prometto che lo leggo come se fosse un libro tuo.Andrea Tullio Canobbiohttps://www.blogger.com/profile/00237429761589294196noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8776028.post-91809126391835601512008-01-17T20:13:00.000+01:002008-01-17T20:13:00.000+01:00Più che stereotipi neo-neorealisti, come li chiami...Più che stereotipi neo-neorealisti, come li chiami tu, mi sembrano dati di fatto belli e buoni. I nuovi poveri esistono (il fatto che imperversino, poi, libri sull'argomento, al massimo può aiutare a far prendere coscienza di ciò. Ma si possono anche non leggere).<BR/>Andrea Bajani ha scritto un ottimo testo a riguardo. Anche Armando Ceste.cristianaeffehttps://www.blogger.com/profile/01962699074514954243noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8776028.post-71313088830985775602008-01-17T16:41:00.000+01:002008-01-17T16:41:00.000+01:00Grazie, Ernesto. Sì, conta molto e ti tiene alla l...Grazie, Ernesto. Sì, conta molto e ti tiene alla larga dagli stereotipi neo-neorealisti (mi sembra che in libreria stiano aumentando i libri sul cosiddetto “precariato”).Andrea Tullio Canobbiohttps://www.blogger.com/profile/00237429761589294196noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8776028.post-24297098652357378052008-01-17T15:22:00.000+01:002008-01-17T15:22:00.000+01:00scusa se non ti ho risposto prima. no, non è una s...scusa se non ti ho risposto prima. no, non è una scelta ragionata, nel senso che non ho mai deciso di escludere un certo tipo di personaggi. di fatto però non conosco nessun lavoratore di call center che "fatica ad arrivare alla fine del mese", mentre probabilmente per questioni di età conosco e ho conosciuto numerose persone intente a fare più soldi possibile (che non sono necessariamente *tanti* soldi) e disposte a tutto per riuscirci. credo che alla fine questo conti, no?Anonymousnoreply@blogger.com