sabato 20 maggio 2006

Malattia/ambizione



All’ultima Fiera, Angelo Calvisi mi ha regalato una copia del suo libro. All’inizio, sembra solo lo sfogo tragicomico di un personaggio lamentoso, ma poi diventa più utile: si trasforma in una piccola indagine sulla malattia e sull’ambizione. Il libro è nato come monologo teatrale, e si sente (un po’ di misura nell’uso dell’anacoluto, forse, l’avrebbe reso migliore); per questa volta, però, ci si può accontentare.

* A. Calvisi, Maledizione del Sommo Poeta, Oèdipus, Salerno-Milano 2006.

6 commenti:

cristianaeffe ha detto...

cazzarola andre, spietato!

Andrea Tullio Canobbio ha detto...

Perché “spietato”? Forse sono un po’ severo, ma il libro mi è piaciuto.

Anonimo ha detto...

è il "ci si può accontentare" che fa un pò cattivello....

Andrea Tullio Canobbio ha detto...

Può darsi, caro Lüz. Ci rifletterò.

Anonimo ha detto...

sono angelo, l'autore del libretto. scrivo come anonimo peché non sono riuscito a registrarmi. e scrivo per ringraziare qui, pubblicamente, andrea. intanto per la squisita gentilezza e attenzione che ha avuto nei miei riguardi, e poi perché, nel merito del raccontino, ha scritto cose che condivido al 100%.

Andrea Tullio Canobbio ha detto...

Ciao Angelo: meno male che condividi, cominciavo a pensare che ti saresti offeso! Volevo chiederti una cosa: il libro è © 2004, ma è stato pubblicato quest’anno; come mai? Era già pronto da tempo?