martedì 9 maggio 2006

Carriera militare

In famiglia, abbiamo sempre avuto grane con l’esercito. Nella guerra n. 1, nonno Pèro rischiò il plotone d’esecuzione: un ufficiale visitò l’ospedale e accusò i pazienti di imboscamento; quando si girò, il nonno gli tirò un posacenere in testa. Al Col di Tenda, nella guerra n. 2, nonno Nini perse un cannone. Doveva vigilare su questo cannoncino tutta la notte. Nevicò. Il nonno si addormentò. All’alba, uscì dalla baracca e il cannone non c’era più. Un ufficiale sensibile tralasciò la dormita.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Te allora sei fortunello che ci hai le malattie strane, così nell'esercito non ti (ci) vogliono!
Me non mi anno voluto per la gramatica, e perchè invece di scrivere sul mio blog scrivo post cretini su quelli degli altri.
Ciaoooo.

Andrea Tullio Canobbio ha detto...

Non è vero! Mi hanno congedato perché non avevano più soldi per pagare gli obiettori di coscienza. Per quanto riguarda la grammatica, secondo me non sei poi così male, perlomeno rispetto all'Orsetto Germ:

http://germ.splinder.com/