giovedì 23 febbraio 2006

Che viaggi, per esempio

Oggi ho letto tutto un testo¹ di Arbasino, cosa che di solito non succede mai – ogni volta che lo ascolto, come dire, mi estranio (mi succede anche con certi amici logorroici). Consiglia agli scrittori di superare i confini dell’intimismo dandosi ai viaggi: viaggi artistici e musicali, di persone e oggetti, ai crocevia dei destini tragici. Buon consiglio, no?

¹ A. Arbasino, Quando non c’era il “neo” o il “post”, in A. Casadei (a c. di), Spazi e confini del romanzo, Pendragon, Bologna 2002.

1 commento:

Andrea Tullio Canobbio ha detto...

Purtroppo non è mio, l’ho preso in prestito dalla Biblioteca Ariostea.